L’orchestra del teatro della città sul Mar Nero si è esibita all’aperto, sotto la bandiera ucraina, chiedendo alla Nato l’istituzione di una no fly zone
Un concerto sotto la bandiera ucraina per la pace, appena fuori dal teatro storico, simbolo della città affacciata sul Mar Nero, emblema di dolore e resistenza, ora assediata dall’esercito russo. A tenerlo è stata l’orchestra dell’Opera di Odessa, che tra le altre cose, oltre all’immancabile inno ucraino, ha suonato il Va Pensiero, celebre aria tratta dal Nabucco di Giuseppe Verdi.
“Va pensiero, sull’ali dorate”, recita la celebre aria, inno di lotta e patriottismo, colonna sonora del Risorgimento italiano e ora perfettamente calzante sulla situazione che sta vivendo il popolo ucraino, cinto d’assedio dalle truppe mandate in guerra da Vladimir Putin per invadere il Paese e cancellare la sua voglia d’Europa e libertà.
I video sono stati postati su Twitter dal giornalista di Libération Pierre Alonso e li trovate embeddati alla fine di questo articolo. Uno di questi, quello in cui l’orchestra suona il Va pensiero, è stato ricondiviso anche dal ministro italiano della Cultura Dario Franceschini. “Brividi, lacrime e rabbia”, ha scritto Franceschini. Ed è davvero difficile non condivdere le sue stesse emozioni. L’orchestra dell’Opera di Odessa ha lanciato un appello per l’istituzione di una no fly zone sopra i cieli dell’Ucraina.