Disney creerà delle aree residenziali in cui sarà come vivere a Disneyland tutto l’anno

Disney creerà delle aree residenziali in cui sarà come vivere a Disneyland tutto l’anno

Disney ha annunciato che fonderà delle comunità residenziali il cui fil rouge sarà la magia che caratterizza i suoi parchi a tema. Si tratta di vere e proprie aree edificate che consentiranno a chi vi abita di vivere totalmente immersi nell’atmosfera magica targata Disney

Disney ha annunciato che creerà delle aree residenziali ricalcate sui suoi parchi tematici, vere proprie comunità edificate per far sentire a Disneyland chi ci vive. Quindi i fortunati abitanti di queste oasi in cui respirare a pieni polmoni la magia targata Topolino, Minnie, Paperino e principesse varie potranno sentirsi a Disneyland tutto l’anno, sette giorni su sette, 24 ore su 24.

L’annuncio chiaramente ha mandato in solluchero tutti i fan sfegatati dell’impero creato da Walt Disney, quel regno magico simboleggiato dall’iconico castello che finalmente potrà diventare alla portata di tutti e alla porta di tutti. O meglio: alla portata/porta di chi si potrà permettere una delle case di queste comunità residenziali disneyane

Per adesso non sono ancora state rivelate informazioni relative al costo al metro quadro e via dicendo ma sicuramente non si parlerà di prezzi bassissimi, anzi.

Il primo progetto di edificazione è già stato annunciato: la prima comunità di Disney si chiamerà Cotino e sarà un conglomerato di 1900 case, situato in California nei pressi di Rancho Mirage. Questa è proprio l’area in cui per molti anni ha vissuto il padre putativo di Topolino, ossia lo stesso Walt Disney, che per gran parte della sua vita ha messo radici nella Coachella Valley, la stessa vallata su cui sorgerà la prima area residenziale dai contorni magici.

Il progetto sarà curato dalla stessa divisione che si occupa dei parchi a tema e il livello di immersione nella magia targata Disney sarà dunque il medesimo.

Le aree residenziali saranno ricalcate sui resort e gli hotel dei vari Disneyland.

“Immaginate una comunità energica, con il calore e il fascino di una piccola cittadina ma anche la bellezza di un resort”, spiega Helen Pak, la dirigente della divisione Disney Parks, Experiences and Products. Sono sue le parole del video di presentazione di questa iniziativa, che vi mostriamo in fondo a questo articolo. 

COME SARANNO LE AREE RESIDENZIALI DI DISNEY

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Le zone residenziali create da Disney non saranno composte solamente da abitazioni private: ci saranno ristoranti, negozi e chiaramente spazi in cui si celebra il rito numero uno di Disney, ossia l’intrattenimento. Quindi non potranno mancare cinema e teatri. 

Dalle informazioni che sono state svelate finora, ad arricchire queste comunità ci saranno pure piscine, almeno un lago artificiale, un hotel (per quelli che non sono così fortunati da poterci vivere 360 giorni all’anno ma che vogliono assaporare almeno per qualche ora la magia di essere un cittadino disneyano).

Per quanto riguarda il lago artificiale, che non mancherà in nessuna delle comunità, la tecnologia di cui sarà caratterizzato è la medesima impiegata nei parchi a tema Disney, quella che rende perennemente cristallina, pulita e trasparente l’acqua.

Pare che Disney voglia garantire una parte delle unità immobiliari a inquilini di una fascia d’età che sia sopra i 55 anni, forse per non rischiare di creare comunità di under 30, cosa che potrebbe rivelarsi un esperimento sociale non tanto buono… Un po’ della proverbiale saggezza dei “nonni” o dei genitori agée ci vuole sempre, in qualsiasi comunità che si rispetti.

Per adesso non è dato sapere nulla riguardo ai prezzi per poter abitare in queste comunità e non si sa nemmeno quando incominceranno i lavori di costruzione del primo sito annunciato, Cotino. Tuttavia è cosa praticamente certa che riuscire ad acquistare un’abitazione in queste aree residenziali non sarà alla portata di tutte le tasche. Anche perché la prima area, quella di Cotino, sorge nella Coachella Valley, che oggi è una delle zone più costose d’America. In quest’area i prezzi delle abitazioni partono da una base di minimo 800.000 dollari. E comunque, per quanto riguarda le cosiddette gated community come queste di Disney, i prezzi solitamente non sono mai inferiori al milione, milione e mezzo di dollari…

Secondo ciò che riporta USA Today, Disney edificherà le proprie comunità avvalendosi della collaborazione di aziende terze, le quali saranno le proprietarie se non proprio di tutti almeno della maggior parte degli immobili.

COTINO, LA PRIMA COMUNITÀ ANNUNCIATA

Cotino sarà costruita dalla DMB Development, in collaborazione e in totale sinergia con Disney chiaramente.
La DMB Development è una compagnia che ha già realizzato parecchie comunità extra lusso su suolo americano e anche al di fuori degli Stati Uniti. Tra i siti sviluppati da questa società, spiccano i nomi di Silverleaf in Arizona e Kukuiʻula nelle Hawaii.

NON È LA PRIMA VOLTA CHE DISNEY CREA UNA PROPRIA COMUNITÀ

Questa iniziativa non è la prima a tema “edificazione con mattoni disneyani”.
Nel lontano 1994 è stata infatti fondata la città di Celebration, in Florida. Si tratta di una cosiddetta census-designated place (CDP) statunitense che sorge nella contea di Osceola, in Florida. Fino al 2004 la Walt Disney Company controllava quasi totalmente la cittadina, motivo per cui molte unità operative della società di intrattenimento si sono occupate personalmente anche degli edifici pubblici della città Celebration.

Parecchi fornitori, come le due compagnie Smart City Telecom e Reedy Creek Energy Services, forniscono sia servizi alla comunità disneyana di Celebration sia al vicino parco divertimenti di Walt Disney World. L’ultimo censimento demografico risale al 2020, anno in cui questa cittadina contava 11.000 abitanti.

IL CASO DI CELEBRATION

Se qualcuno non stesse più nella pelle e fremesse per dare un’occhiata ai rendering delle nuove comunità disneyane, innanzitutto può godersi il video ufficiale che presenta l’iniziativa, che vi mostriamo in fondo a questo articolo. Ma inoltre può basarsi su ciò che dal 1994 c’è nella città di Celebration: nella prima comunità nata in seno alla Disney ci sono parecchi laghetti artificiali, campi da golf e addirittura foreste tropicali in miniatura.

A Celebration le abitazioni sono state progettate secondo sei stili architettonici diversi, ossia il classico, il vittoriano, il coloniale, il costiero, il mediterraneo e il francese. Al momento dell’acquisto di una casa, si può selezionare un modello di abitazione scegliendo solo tra i sei stili sopracitati. Inoltre ci sono alcune zone della città in cui lo stile della casa è predefinito, quindi prendere o lasciare.


Per non rovinare la magia di Celebration, sono state progettate e costruite strade speciali che si trovano dietro le case, nascoste dagli occhi dei visitatori: qui si trovano i bidoni della spazzatura, che così non rovinano il panorama, e le automobili percorrono queste strade nascoste per non stonare con l’atmosfera magica. I negozi attorniano un grande lago artificiale e molti edifici ricalcano quelli della Main Street U.S.A. dei parchi a tema Disney.
A Celebration non manca una biblioteca, svariati ristoranti, un ufficio postale, un cinema (che però pare abbia chiuso i battenti nel 2010), e un parco per portare a spasso i cani.

LE CONTROVERSIE DI CELEBRATION, LA PRIMA COMUNITÀ DISNEYANA

Ci sono alcune controversie legate a Celebration, che di fatto è la comunità che fa da pioniera a questa nuova iniziativa che verrà varata nei prossimi mesi dalla Disney.
Nella cittadina fondata nel 1994 vigono regole alquanto bizzarre, tra cui quella di un “hidden Mickey” che deve necessariamente trovarsi tra le mura di qualsiasi abitazione. Si tratta dell’immagine della sagoma di Topolino, un totem che i proprietari di casa devono obbligatoriamente tenere in un punto nascosto della loro casa. Si parla poi di un libro di regolamenti di 160 pagine che mette nero su bianco ciò che i residenti possono e non possono fare. Tra le regole vi era anche l’elenco di piante che si potevano coltivare nei propri giardini.  

Per quanto riguarda le tende, soltanto alcuni colori potevano essere utilizzati; il prato doveva essere di una determinata altezza e ciascuna abitazione doveva presentare uno stile differente rispetto a quello dei vicini.
Le costruzioni potevano essere tinteggiate solamente scegliendo tra le seguenti nuance: bianco, giallo, rosa, marrone chiaro e azzurro.
Nel 2004 la Disney ha venduto la città di Celebration ma ha voluto mettere per iscritto nel contratto che, anche dopo la cessione, i sei stili architettonici previsti per le case sarebbero rimasti quelli decisi in origine.

Altoparlanti nascosti tra i rami degli alberi mandano in filodiffusione continuamente musica – di cui la città detiene regolarmente i diritti – oltre a diffondere in maniera artificiale il suono del cinguettio degli uccellini.
Da notare come il film The Truman Show sia uscito nel 1998, esattamente due anni dopo la vendita delle prime unità immobiliari di Celebration…

Tuttavia queste nuove comunità firmate Disney che sorgeranno nei prossimi mesi certamente trarranno una lezione preziosa dagli errori commessi in passato, quindi gli eventuali aspetti che non si sono rivelati ottimali nell’esperimento di Celebration aiuteranno a ottimizzare queste nuove aree residenziali.

Di seguito potete guardare il video che presenta l’iniziativa di Disney.

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