L’ossessivo controllo dell’Fbi sul “leader morale della Nazione” sotto la lente d’ingrandimento del regista Sam Pollard. Il docufilm è nelle sale in questi giorni a Roma e Torino con il patrocinio di Amnesty International
I Have a Dream: chi non ricorda il sogno di Martin Luther King Jr di vedere giocare i bambini neri e bianchi insieme allo stesso identico gioco. Lo espresse alla marcia di pace su Washington del 28 agosto 1963. La sua battaglia per i diritti civili era iniziata da tempo: già dalla metà degli anni 50 aveva coordinato un’altra grande marcia storica a Montgomery in Alabama dove aveva riunito più di 20 mila tra uomini e donne da tutta l’America per chiedere che i neri non fossero mai più discriminati sui mezzi pubblici. Vinse il Nobel per la Pace King, ma se la sua storia la conosciamo tutti, quello di cui non sapevamo era l’ossessivo controllo dell’Fbi sulla sua vita, anche quella privata, ora reso noto dalle informazioni accessibili grazie al Freedom of Information Act e dal libro di David J. Garrow, “The FBI and Martin Luther King, Jr.: From ‘Solo’ to Memphis”.
Martin Luther King VS Fbi con la regia di Sam Pollard racconta proprio l’accanimento dell’allora direttore dei servizi segreti John Edgar Hoover che – spaventato dall’idea di un “black Messia” in collegamento diretto con il Partito comunista sovietico – fece di tutto per umiliare King e indebolire la sua autorità di leader. Utilizzò ogni suo mezzo a disposizione per farlo, dalle cimici nelle stanze d’albergo alle intercettazioni telefoniche, dalle investigazioni private fino alla corruzione di giornalisti perché scrivessero articoli contro di lui. Nel mirino alla fine, più che il suo attivismo finirono le sue relazioni extra coniugali.
Presentato nel 2020 al Toronto International Film Festival, al Telluride Film Festival, al New York Film Festival e all’International Documentary Film Festival di Amsterdam, il docufilm ha vinto il premio per il Miglior Documentario al San Diego International Film Festival 2020, il premio della Giuria come Miglior Documentario al Santa Fe Independent Film Festival 2020, il premio come Miglior Documentario d’Archivio al Critics’ Choice Documentary Awards 2020 e il Pioneer Award al Black Film Critics Circle Awards 2021 ed è stato nominato nella short list egli Oscar 2021.
In programma due proiezioni speciali con talk: lunedì 14 febbraio al Cinema Farnese Arthouse di ROMA (Piazza Campo de’ Fiori, 56 – ore 19.30) con introduzione del regista Sam Pollard insieme al critico cinematografico Gian Luca Pisacane e il portavoce nazionale di Amnesty International Italia Riccardo Noury; martedì 15 febbraio al Cinema Massimo di TORINO (Via Giuseppe Verdi, 18 – ore 20.30) in collaborazione con il Direttivo Creativo Black History Month Torino e promossa da Associazione Adass.
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