La 36a edizione dei Premi Goya, il massimo riconoscimento del cinema spagnolo, vede trionfare “Il capo perfetto” con sei statuette: miglior film, regia a Fernando León de Aranoa, attore protagonista a Javier Bardem, sceneggiatura originale allo stesso de Aranoa, colonna sonora a Zeltia Montes e montaggio a Vanessa Maribert.
La cerimonia è avvenuta ieri sera, al Palau de les Arts di Valencia.
La tragicommedia sul mondo del lavoro vincitrice è stata presentata in concorso all’ultimo Festival di San Sebastián ed è stata scelta dalla Spagna nella corsa agli Oscar, ma non è entrata nei finalisti.
Cinque premi vanno a “Las leyes de la frontera”, diretto da Daniel Monzón e tratto dall’omonimo romanzo di Javier Cercas (“Le leggi della frontiera” è pubblicato in Italia da Guanda): sceneggiatura non originale, attore rivelazione a Chechu Salgado, scenografia, costumi, trucco e acconciatura. Il film ha chiuso fuori concorso lo scorso anno il Festival di San Sebastián.
Tre Goya ciascuno per “Maixabel”, di Icíar Bollaín (miglior attrice protagonista Blanca Portillo, attore non protagonista Urko Olazabal e attrice rivelazione María Cerezuela), in gara a San Sebastián, storia di una vedova di un politico ucciso dall’Eta che accettò di incontrare gli assassini del marito, e “Mediterraneo-Open Arms, la legge del mare”, di Marcel Barrena (miglior fotografia, canzone originale e direzione di produzione), premio del pubblico all’ultima Festa del cinema di Roma, sul dramma dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa su barconi.
Miglior attrice non protagonista è Nora Navas per “Libertad”, diretto da Clara Roquet, che vince il Goya come miglior regista esordiente. Il film è stato presentato a Cannes lo scorso anno nella Quinzaine des Réalisateurs.
Per la prima volta è stato assegnato il Goya internazionale, attribuito all’attrice Cate Blanchett e consegnato da Pedro Almodóvar e Penélope Cruz.
Miglior film europeo è il danese “Un altro giro”, di Thomas Vinterberg, miglior film iberoamericano il cileno “La Cordigliera dei sogni”, diretto da Patricio Guzmán.