Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Rooney Mara, David Strathairn, Willem Dafoe, Richard Jenkins, Ron Perlman e Mary Steenburgen sono i protagonisti del noir diretto da Guillermo del Toro
LA FIERA DELLE ILLUSIONI – NIGHTMARE ALLEY, diretto da Guillermo del Toro, con una sceneggiatura di Guillermo del Toro e Kim Morgan basata sul romanzo di William Lindsay Gresham. Il film è interpretato da Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette, Willem Dafoe, Richard Jenkins, Rooney Mara, Ron Perlman, Mary Steenburgen e David Strathairn. La pellicola è uscita al cinema in Italia il 27 gennaio 2022.
La trama di La fiera delle Vanità: quando si avvicina alla chiaroveggente Zeena (Toni Collette) e a suo marito Pete (David Strathairn), ex mentalista, in un luna park itinerante, Stanton Carlisle (Bradley Cooper) vede spianata la strada per il successo, utilizzando le nuove abilità che ha imparato per truffare l’alta società newyorkese degli anni 40. Con Molly (Rooney Mara) lealmente al suo fianco, Stanton pianifica di imbrogliare un magnate (Richard Jenkins) con l’aiuto di una psichiatra (Cate Blanchett), che forse potrebbe essere la sua avversaria più temibile.
In aggiunta al suo ruolo come produttore, l’indimenticabile Stanton Carlisle interpretato da Bradley Cooper è presente in quasi tutte le inquadrature di La Fiera delle Vanitò-NIghtmare Alley. Il ruolo doveva essere incarnato in modo completo e risoluto da un attore in grado di comprendere istintivamente l’assoluto potere del carisma e suggerire al tempo stesso la vulnerabilità del personaggio. Inoltre, doveva essere pronto ad avventurarsi nei lati più calcolatori e subdoli dell’ambizione umana
Fin dall’inizio, del Toro sentiva che Cooper sarebbe stato perfettamente in grado di mostrare le promettenti potenzialità di Stanton ma anche la fragilità della sua psiche. Cooper ha affrontato il personaggio come un uomo con un talento innato per lo spettacolo, capace di comprendere le persone che lo circondano e dotato di una grande ambizione e resilienza, che però non arriva mai a credere realmente nell’amore, nella verità o nella giustizia.
Fin dall’inizio, del Toro sentiva che Cooper sarebbe stato perfettamente in grado di mostrare le promettenti potenzialità di Stanton ma anche la fragilità della sua psiche. Cooper ha affrontato il personaggio come un uomo con un talento innato per lo spettacolo, capace di comprendere le persone che lo circondano e dotato di una grande ambizione e resilienza, che però non arriva mai a credere realmente nell’amore, nella verità o nella giustizia.
Cooper – che ha recitato in A Star is Born, Il lato positivo – Silver Linings Playbook e American Sniper, soltanto per citarne alcuni – non è soltanto uno degli attori più richiesti della sua generazione, ma anche un acclamato filmmaker con una sensibilità da sceneggiatore-regista nei confronti dei personaggi e della storia. Candidato a otto Academy Award® in molteplici categorie, è anche uno dei produttori de LA FIERA DELLE ILLUSIONI – NIGHTMARE ALLEY e ha collaborato da vicino con del Toro e Dale.
“Abbiamo costruito tutte le caratteristiche del personaggio attorno a lui, come si faceva con le star del cinema negli anni Trenta: il taglio di capelli, il guardaroba, l’illuminazione, ogni cosa era fatta su misura per Bradley”, afferma del Toro.
Tutti e tre vedevano Stanton come un personaggio incapace di riprendersi da un’infanzia in cui aveva imparato che la spietatezza permette alle persone di andare avanti, e non l’amore. Il trucco era interpretarlo come una persona sinistra ma non irrecuperabile: la sua tragedia è che resiste a qualsiasi tentativo di redenzione e, pur temendo di rimanere solo, dà per scontato l’affetto che gli viene dato. “
Stanton è un uomo spezzato che ha imparato a mentire per ottenere le reazioni che desidera dal prossimo. Cerca sempre di nascondere la sua vera natura. È un personaggio mutevole, che si trasforma a seconda delle circostanze”, afferma del Toro.
Per creare questa personalità sfuggente, Cooper è partito dalle basi. Per prima cosa si è concentrato sull’accento strascicato di Stanton, che proviene dal Mississippi. “Un attore ha bisogno di credere nelle circostanze del suo personaggio: se io ci credo, probabilmente anche il pubblico ci crederà”, spiega Cooper. “Guillermo e io abbiamo parlato moltissimo del personaggio e abbiamo deciso che la sua città natale era Canton, nel Mississippi.”
Molly, un’artista del luna park che esegue un numero nel ruolo di Electra, “la ragazza che può assorbire qualsiasi quantità di elettricità”. Questa ragazza ingenua è interpretata da Rooney Mara, candidata a due Academy Award® per Millennium – Uomini che odiano le donne e Carol, in cui aveva già recitato accanto a Cate Blanchett.
“In un certo senso, Molly è la coscienza de LA FIERA DELLE ILLUSIONI – NIGHTMARE ALLEY. Cerca con grande difficoltà di mantenere Stan sul sentiero giusto”, afferma Dale. “Guillermo è convinto che un attore possa comunicare moltissimo utilizzando soltanto gli occhi, e Rooney possiede quell’abilità. Fornisce a Molly una grande innocenza, ma anche una forza crescente man mano che il personaggio matura. Alla fine, il suo personaggio rappresenta un contrasto morale con quello di Stanton: è leale, spirituale e umana”.
Pur avendo la pelle dura e la resilienza di una giovane donna cresciuta nel mondo dei luna park, Molly conquista l’attenzione di Stanton fin dall’inizio grazie al suo affetto e alla sua fiducia. È lei a credere che lui abbia un grande potenziale: per questo decide di correre dei rischi per lui, abbandonando la comunità che ama.
“Rooney ha un istinto meraviglioso per il suo personaggio. Era sempre perfettamente conscia della situazione in cui Molly si trovava in ogni momento del film, quindi la sua interpretazione è molto realistica”, commenta del Toro.
“Abbiamo delineato ogni dettaglio: volevo che Molly fosse simboleggiata da un cervo, quindi il personaggio indossa un ciondolo a forma di cervo in tutto il film”, aggiunge del Toro. “Poi abbiamo un cervo nella loro camera d’albergo, sulla testiera del letto. Ogni cosa fa riferimento al personaggio di Molly”.
Ne LA FIERA DELLE ILLUSIONI – NIGHTMARE ALLEY, Cate Blanchett svolge un gioco di prestigio, riportando alla mente la classica energia tipica della Golden Age di Hollywood nel ruolo della gelida e seducente femme fatale del film, per poi ribaltare completamente quell’archetipo. La dottoressa Lilith Ritter, interpretata da Blanchett, è una psicanalista freudiana tagliente come un coltello che inquadra subito la vera natura di Stanton.
“Lo scontro tra Stanton e Lilith è epico”, afferma del Toro. Dale afferma: “Lilith ha un passato oscuro e sta cercando di vendicarsi. È estremamente intelligente. Vedere Cate e Bradley che lavoravano insieme interpretando due manipolatori ugualmente geniali è stato come uno scontro tra titani”.
Blanchett vede Lilith come l’ultima in una lista di donne che lasciano un segno su Stanton. “LA FIERA DELLE ILLUSIONI – NIGHTMARE ALLEY è un viaggio nella notte oscura dell’anima. Ma in quell’oscurità, ci sono tre fari di verità nelle tre donne che Stanton incontra: Molly, Zeena e Lilith”, osserva l’attrice.
Voleva interpretare Lilith come un enigma che Stanton non riesce a risolvere pur avendo studiato la natura umana. “Sia io che Guillermo volevamo che Lilith fosse imperscrutabile e misteriosa. Allo stesso tempo, Guillermo era alla ricerca di piccoli forellini che ci permettessero di vedere attraverso i vari strati di Lilith per capire cosa nascondesse, sia fisicamente che psicologicamente”.
“Ogni giorno in cui interpretavo Lilith, scoprivamo un nuovo segreto profondo e spaventoso su di lei”, afferma Blanchett. “Dietro alla sua apparenza pura e calma, si nascondono molti traumi”. Proprio come Cooper, Blanchett è partita dalle basi trovando per prima cosa la voce di Lilith, che esamina gli oscuri recessi della psiche di Stanton mentre lui giace sul suo lettino da psicanalista. “Volevo trovare una voce che potesse entrare nel suo cervello. Come un grillo parlante demoniaco, un grillo parlante noir”, riflette l’attrice.
Blanchett nota che la fascinazione tra la dottoressa Ritter e Stanton non è soltanto sessuale, anche se la loro attrazione chimica è palpabile. In un certo senso, si riconoscono. “Lei è un lupo solitario, e lei e Stan scoprono di essere molto simili da questo punto di vista. Sono entrambi in fuga dal passato e notano le loro somiglianze”.
La prima persona con cui Stanton stringe un legame dopo essersi unito al luna park è Zeena, un’esperta cartomante con un popolare numero da chiaroveggente, interpretata dalla candidata all’Academy Award® Toni Collette . Zeena conosce le regole del luna park meglio di chiunque altro. Sposata con la sua co-star (David Strathairn nel ruolo di Pete), che una volta era geniale e amabile ma ora è un patetico alcolizzato, si sente attratta da Stanton ma percepisce che sta per intraprendere un sentiero difficile, come il tarocco dell’Appeso, che lei estrae dal suo mazzo.
“Toni è l’unica persona con cui abbiamo parlato per il ruolo di Zeena”, afferma il produttore Dale. “Stan entra nella vita di Zeena ed essenzialmente la sfrutta per arrivare a Pete e imparare il suo numero. Poi la abbandona per Molly alla prima occasione. Il personaggio di Toni ha un grande pathos e lei la interpreta in modo meraviglioso. È forte e sexy ma anche toccante, poiché si tratta di una persona che aspirava a qualcosa di più grande.
Collette e del Toro hanno parlato dell’idea di portare il personaggio al di fuori delle aspettative. Forse Zeena non possiede davvero il dono della chiaroveggenza, ma riesce a comprendere le persone in modo istintivo e non sopporta gli sciocchi. Collette afferma: “Ci sono determinate caratteristiche che accompagnano sempre i personaggi sensitivi e mi è piaciuto ribaltare le aspettative per fare qualcosa di completamente diverso. Queste sono state le indicazioni che mi ha dato Guillermo”.
Spiegando come mai Zeena diventi più vulnerabile del normale con Stanton, Collette afferma: “È la tipica persona che vuole costantemente guarire e aiutare gli altri. E credo che sia stata semplicemente presa alla sprovvista da lui… è una persona intuitiva, ma lui è talmente affascinante da riuscire a ingannarla, almeno all’inizio”.
Il giostraio che cambia la vita di Stanton più di chiunque altro è il marito di Zeena, Pete DAVID STRATHAIRN , una star in declino che affoga i propri rimorsi nell’alcol. In passato, Pete aveva ideato uno spettacolo di lettura del pensiero di grande successo, basato su un ingegnoso codice che lui stesso aveva creato. Il suo numero lasciava a bocca aperta gli spettatori paganti, pronti a sborsare cifre altissime. Isolato e pieno di sensi di colpa, Pete è momentaneamente incoraggiato dal pensiero di prendere Stanton sotto la sua ala protettiva.
Il direttore del luna park, Clem, è anche il suo magniloquente imbonitore, un giostraio alla vecchia maniera dotato di una scontrosità intimidatoria, ma pronto a dare un’occasione a tutti. Inconfondibile con i suoi stivali col tacco a due colori e la sua giacca cremisi e oro da imbonitore, Clem è uno dei personaggi più pittoreschi del luna park e anche uno dei più imprevedibili. L’uomo che accoglie Stanton nel momento in cui è più disperato è interpretato da Willem Dafoe.
Fan di lunga data di del Toro, Dafoe è stato attratto dall’opportunità di interpretare l’impresario di questo mondo. “Adoro questo mondo. È così teatrale, pieno di colore e dramma: è il materiale perfetto per un film”, afferma. È stato anche attratto dalle sfumature di Clem, un uomo duro ma con una lealtà incrollabile nei confronti delle persone come lui. “Ha anche lo spirito di un truffatore e vuole fare soldi. Ma Clem ha anche un lato dolce e un senso di responsabilità per la sua famiglia del luna park”, afferma Dafoe.
Quando Stanton e Molly si trasferiscono a Buffalo, mentre la guerra e il boom economico avvolgono il paese, Stanton focalizza la sua attenzione su un obiettivo molto ambizioso e rischioso. Vuole guadagnarsi la fiducia del magnate industriale più ricco della città, Ezra Grindle (Richard Jenkins), un uomo perseguitato dalla perdita di una persona amata e pronto a tutto per ottenere delle risposte. Nonostante la sua ricchezza, Grindle non trova soddisfazione in ciò che possiede. Invece, è ossessionato dalla paura di aver causato la morte della donna che amava.
Jenkins descrive Grindle come “un uomo pieno di soldi ma piuttosto infelice. Convive costantemente con il senso di colpa e il dolore, ed è alla ricerca di qualcuno che gli dica che va tutto bene, che è stato perdonato”. All’inizio, Grindle è estremamente e minacciosamente scettico nei confronti di Stanton. Ha già ingaggiato molti chiaroveggenti e spiritisti che si sono rivelati dei truffatori, una cosa che Grindle non può tollerare. Ma Stanton supera tutte le prove e Grindle, che ne ha disperatamente bisogno, comincia finalmente a credergli.
Più di 25 anni fa, l’attore Ron Perlman fece conoscere un film che amava molto al giovane Guillermo del Toro: la versione originale de La fiera delle illusioni. Famoso per il suo premiato ruolo nella serie televisiva La bella e la bestia, Perlman ha già collaborato con del Toro in Cronos, Hellboy, Blade II e Pacific Rim. “Dopo tutti questi anni, il cerchio si chiude: Ron doveva assolutamente recitare in questo film”, afferma Dale. “Bruno l’uomo più forte della Terra” era il personaggio perfetto per lui”.
Da molti anni, Perlman è un grande appassionato del film originale di Edmund Goulding, che l’attore definisce “il mio film noir preferito in assoluto. Ho sempre pensato che potesse essere rivisitato. Sentivo che al suo interno si nascondeva un film più grande con le dimensioni di una tragedia greca, incentrato su un uomo che possiede un talento reale ma anche delle debolezze molto umane e profonde. Guillermo ha preso quella storia e ha creato qualcosa di completamente unico”.
In La fiera delle Illusioni – Nighmare Alley, Mary Steenburgen interpreat il ruolo di Felicia Kimball. Si tratta di una donna che ha perduto il figlio in guerra e che spera che grazie ai poteri di Stanton Carlisle (Bradley Cooper)possa poter entrare in contatto con lo spirito del defunto.