Otto disegni di Federico Fellini all’asta, in blocco. Dovranno restare in Italia

Otto disegni di Federico Fellini all’asta, in blocco. Dovranno restare in Italia

Il padre de “La dolce vita” era un disegnatore prolifico. Domani otto suoi schizzi a carattere “prevalentemente erotico” verranno battuti a Roma da Bertolami Fine Art, nella vendita di “Autografi e memorabilia”

Chi li vorrà, dovrà comprarli in blocco e non esportarli fuori dalla nostra Nazione. Si tratta degli otto disegni satirici di Federico Fellini, di carattere prevalentemente erotico, che saranno messi all’ asta domani a Roma.

Il Ministero della Cultura ha deciso di notificarli, nel loro insieme, come bene di eccezionale interesse culturale e vi ha posto un vincolo che impone due divieti: l’ esportazione e dispersione della collezione.

I disegni del grande regista quindi, che saranno battuti all’asta domani alle ore 15.00 nella vendita di “Autografi & Memorabilia“, devono essere acquistati esclusivamente in blocco e non potranno essere portata al di fuori dei confini nazionali, infatti – spiega Giuseppe Bertolami, amministratore unico della casa d’aste romana – sono “già stati avvertiti i clienti esteri interessati a partecipare alla gara di ritirare le loro offerte”.

Al momento, quella migliore italiana è di € 1.100.

Il disegno è stato il primo amore di Fellini, mestiere che gli permise di pubblicare sulla rivista satirica “Marc’Aurelio” e di guadagnarsi da vivere nei suoi primi anni a Roma, dove si era trasferito da Rimini, sua città natale, alla fine degli anni ’30, prima di diventare il Maestro del Cinema che poi è stato.

Il padre di capolavori come “La Dolce Vita” e “Amarcord” disegnava continuamente e lo faceva con le tecniche più disparate, ma di quella collezione sterminata – quasi compulsiva – fin troppi disegni sono andati perduti, ed è per questo che il Ministero, questa volta, ha voluto mettere il vincolo.

Gli 8 schizzi in questione non sono i primi ad andare all’asta: il disegno a tecnica mista su carta (pastelli e collage) “L’ intervista 87” è stato venduto da Capitolium Art per 2.800 euro e l’insieme di illustrazioni “Il libro dei sogni” da Ansuini, nel 2016, totalizzò 13.500 euro.

Questa raccolta di otto vignette evoca spesso un “Signor Fausto” che gli esperti della cinematografia felliniana – fa sapere la Casa d’Aste – identificano con Franco Ancillai: lo storico tecnico del suono di “Casanova”, “Ginger e Fred”, “La Città delle Donne”, forse già al lavoro accanto a Fellini dai tempi di “Amarcord”.

Pare che i disegni, scanzonati ed irriverenti, fossero per lui: il fonico più conteso dai più importanti registi italiani del dopoguerra, compreso Sergio Leone che compare in due caricature. Inoltre, si annoverano: un disegno erotico a matita, di 33 x 23 cm e lo schizzo del Dottor Xavier Katzone, l’indimenticabile personaggio della “Città delle donne”.

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