All’asta “La fenêtre ouverte” di Picasso, il capolavoro surrealista del 1929

All’asta “La fenêtre ouverte” di Picasso, il capolavoro surrealista del 1929

Il grande pittore spagnolo è l’artista su cui si investe di più. A oggi 15 dei suoi dipinti più costosi sono stati battuti all’asta per un ammontare complessivo di 1,1 miliardi di euro

Il primo marzo verrà offerto all’asta il capolavoro surrealista di Pablo Picasso(1881-1973) “La fenêtre ouverte” del 1929, con una stima di 14-24 milioni di sterline. Il dipinto è la star assoluta della ventunesima edizione di “The Art of the Surreal Evening Sale” di Christie’s che si terrà a Londra e Shanghai.  L’opera ha dimensioni monumentali e si connota da una tavolozza di colori audaci e una manipolazione diretta ed è un’opera di sorprendente potenza visiva. Dipinta il 22 novembre 1929 fa parte di una serie di opere dell’atelier che Picasso aveva iniziato intorno al 1926, dipinti simbolici e costruiti che rivelano gli interessi dell’artista spagnolo in quel periodo. Altre opere di questa serie si trovano in musei come il Museum of Modern Art di New York e il Musée National d’Art Moderne e il Centre Pompidou di Parigi. In primo piano due figure altamente astratte. Sulla destra si trova un busto di gesso che sembra essere un’immagine camuffata dell’ amante e musa dell’artista di quel periodo, Marie-Thérèse Walter. L’oggetto figurativo sulla sinistra, un amalgama di piedi intersecati da una freccia, si dice che sia una rappresentazione astratta e simbolica di Picasso stesso. Due guglie della chiesa di Sainte-Clotilde sono identificabili sullo sfondo. John Richardson, critico d’arte amico e biografo di Picasso, ha suggerito che quest’opera rappresenti quindi l’appartamento segreto di Left Bank che Picasso e Marie-Thérèse condivisero come rifugio durante la loro relazione. In primo piano, una configurazione di oggetti astratti è raffigurata in una disposizione che ricorda le precedenti nature morte cubiste dell’artista.

Pablo Picasso è l’artista su cui si investe di più alle case d’aste. A oggi 15 dei suoi dipinti più costosi sono stati battuti all’asta per un ammontare complessivo di 1,1 miliardi di euro con “Les Femmes of d’Alger” che, da solo, è stato venduto alla “modica” cifra di 158,4 milioni nel 2015 al politico qatariota, Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani. Questo emerge dalla classifica realizzata da Money, intermediario creditizio per prodotti di credito al consumo con base in Regno Unito, che al secondo posto indica Andy Warhol con gli otto maggiori dipinti dell’artista pop americano battuti all’asta per un totale di 703,1 milioni. Mark Rothko si posiziona al terzo posto con sette dei suoi quadri più costosi che hanno totalizzato 678,9 milioni; le sue opere “No.20” e “No.6” hanno segnato le somme più importanti, rispettivamente, 177 milioni e 164 milioni. Leonardo da Vinci rientra in classifica con un solo dipinto battuto all’asta, ossia l’iconico “Salvator Mundi”, per la sorprendente cifra di 397,8 milioni nel 2017, diventando, a ragione, il dipinto più prezioso al mondo. All’altra estremità, in decima posizione, c’è l’artista francese Claude Monet con cinque dei suoi dipinti più costosi venduti per un totale di 377,8 milioni. Il valore complessivo delle 62 opere degli artisti presenti in classifica equivale a 5,59 miliardi.

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