Il critico super ospite alla kermesse musicale cristiana: “Come non c’è arte blasfema non può esserci musica blasfema”
Un ‘Festival della canzone cristiana’ a Sanremo e proprio negli stessi giorni in cui sul palco del teatro Ariston salgono i big del ‘Festival della canzone italiana di Sanremo’. Per Vittorio Sgarbi, super ospite annunciato della rassegna musicale cristiana, intervistato dall’AdnKronos, non vi è però “nessuna intenzione polemica. Non mi sembra che dietro questo ‘Festival della canzone cristiana’ vi sia un intento provocatorio, antagonista oppure oscurantista“, rassicura il critico d’arte.
Per Sgarbi, “va in contemporanea con il ‘Festival di Sanremo’ più che altro per avere visibilità, non per una scelta provocatoria oppure oscurantista: non credo che ci sia questa intenzione polemica… ci si ritaglia uno spazio dove e quando già esiste un evento che attira l’attenzione. E del resto – aggiunge – non c’è una ortodossia da rispettare quindi alcune forme di religiosità possono anche passare attraverso aspetti irrituali”. Altrimenti, sarebbe un po’ come mettere i mutandoni a certe opere pittoriche di grandi artisti… “Appunto: non c’è musica blasfema come non c’è arte blasfema“, conferma.
‘Pulsione metafisica in tante composizioni di Battiato o Dalla o Battisti’
Quanto alla tradizione musicale cristiana, Sgarbi ricorda che “è un monumento di civiltà senza paragoni: basta il barocco per capirlo… Che poi ci sia una pulsione metafisica in tante composizioni di Lucio Dalla o di Franco Battiato o di Lucio Battisti, questo è innegabile. La componente spirituale ha una quota rilevante anche nella musica pop, indicando vie nuove rispetto alla tradizione musicale cristiana”.
Poi, ci sono state performance, come quella di Achille Lauro, che ad alcuni possono essere sembrate blasfeme; io non vi ho trovato nulla di ciò, è chiaro che c’è un contorcimento legato al simbolismo di fine secolo, per una sorta di spiritualità ‘maledetta’, ma a me non ha provocato una reazione negativa, anzi l’ho vista con una certa simpatia”, taglia corto sulle polemiche Vittorio Sgarbi.
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