I 20 anni di Notre Dame, riparte tournée con il cast originale
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia ‘Notre Dame de Paris‘ per un altro anno.
“Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà”, diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare.
In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. “A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari – ha detto Cocciante – Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l’artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all’inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante”. Alla base del successo di Notre Dame, però, c’è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l’eterna questione dell’essere diversi quindi esclusi. L’anniversario, illustrato a Milano in una conferenza stampa che in realtà si è poi trasformata in uno show presentato da Andrea Delogu, con il cantante al piano e i protagonisti del kolossal, prevede la ripartenza del Tour, dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 3 marzo.
Per questa tournee, prodotta da Clemente Zard, con la collaborazione di Enzo Product Ltd e curata e distribuita da Vivo Concerti e che si concluderà a dicembre a Trieste, lo spettacolo avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto. Quindi, e solo per il 2002, in scena torneranno, tra gli altri, Lola Ponce nei panni di Esmeralda e Giò Di Tonno – Quasimodo. Sempre per il ventennale le musiche e le canzoni di Notre Dame de Paris nella sua versione italiana saranno da venerdì 14 gennaio disponibili su tutte le piattaforme digitali. L’opera che nessuna voleva produrre è diventata poi davvero quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche.
E’ stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori. “Volevo un’opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans – ha detto ancora Cocciante – Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile”. La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. “Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po’ simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto – ha detto Cocciante -. Tutti noi artisti dobbiamo cerchiamo di ripartire, la cultura ci fa andare avanti, anche se tutto sembra più difficile, ma proprio per questo dobbiamo cercare di vivere meglio, di approfittare per ricreare qualcosa di diverso, come ci insegna proprio la natura: dopo un incendio rinasce e si ricrea con qualcosa di nuovo e più bello”.
Ansa.it