Lezioni d’autore – tv sessione con Paolo di Paolo in “Il grande romanzo del ‘900: Proust, Woolf, Joyce”

Lezioni d’autore – tv sessione con Paolo di Paolo in “Il grande romanzo del ‘900: Proust, Woolf, Joyce”

Lunedì 10 gennaio 2022 alle ore 21.20 in prima tv assoluta su laF (Sky 135), on demand su sky e sky go 

Nella sua masterclass lo scrittore racconta tre dei più grandi autori del secolo scorso per capire come hanno cambiato la storia della letteratura.

Ci sono opere letterarie che cambiano il corso della storia. Non è detto che quando vengono pubblicate il mondo sia pronto a riconoscerne la novità ma poi questa novità esplode e rende impossibile a chi viene dopo non tenerne conto”. Così Paolo Di Paolo nella sua masterclass “Il grande romanzo del ‘900: Proust, Woolf, Joyce”, ultimo appuntamento con “Lezioni d’autore – TV Sessions”, in onda in prima tv lunedì 10 gennaio 2022 alle ore 21.10 su laF (Sky 135), on demand su Sky e su Sky Go.

Nella sua Lezione, Paolo Di Paolo ci racconta tre dei più grandi autori del ‘900, Marcel Proust,Virginia Woolf e James Joyce, aiutandoci a capire come e perché hanno cambiato le regole della letteratura mondiale. Un percorso fatto di parole, oggetti e musiche, per entrare in profondità su alcune delle pagine più note della letteratura. 

Il racconto parte con Marcel Proust e il suo libro Alla ricerca del tempo perduto, “già nella struttura un’opera totale, che insegue il tutto”, che racchiude ogni aspetto della società a cavallo tra l’800 e il ‘900, riuscendo a rappresentare con precisione speranze e paure di un’epoca intera. Un romanzo nato “nel rimpianto, nella nostalgia di qualcosa che si è perduto”, iniziato a ridosso degli anni della Grande Guerra, completato nel tempo e poi lasciato come un’eredità postuma: Proust infatti non lo vedrà compiuto editorialmente, perché rifiutato dai primi editori a cui viene sottoposto. Un’opera apparentemente statica ma con un movimento fatto dal sentimento dei luoghi e del tempo. Come suggerisce l’ultimo capitolo “Il tempo ritrovato”, “forse la verità di quest’opera è quella di uno che si mette in viaggio, da fermo, per cercare di ritrovare il tempo perduto e alla fine lo ritrova”.

Nella storia della cultura ci sono artisti che, semplicemente ripetendo un gesto fatto da centinaia o migliaia di anni, lo cambiano radicalmente. Fanno lo stesso gesto, in apparenza, scrivere, e tuttavia lo fanno in un modo così particolare, così singolare, così irripetibile che dopo quel gesto è cambiato, non è più lo stesso”. Per Di Paolo è questo il caso di Virginia Woolf, che ha cambiato la letteratura del ‘900 con la sua straordinaria prosa e le sue sensazioni rivelate, come emerge ne La signora Dalloway. Lo scrittore e suo amico E. M. Forster la ricordava affermando che “non c’è scrittore al mondo che più di lei abbia amato scrivere”. Ossessionata dalla ricerca della parola esatta, nel suo Diario di una scrittrice, pubblicato postumo, Virginia Woolf racconta la vita di un amante della scrittura, nella quotidianità, nelle passioni e nelle inquietudini.

Si può esaurire la complessità del reale con un singolo romanzo? E nello stesso tempo, distruggere l’immagine tradizionale del mondo?”. Questo è quello che prova a fare James Joycecon Ulisse, “un libro epocale, che cambia completamente il rapporto con il romanzo”, che racconta un singolo giorno, il 16 giugno 1904, dell’agente pubblicitario irlandese Leopold Bloom. Paolo Di Paolo ci aiuta a capire come approcciare uno dei libri più rivoluzionari del XX secolo: “Bisogna perdersi dentro l’Ulisse, accettare di essere disposti a non capire tutto; se abbiamo la presunzione di voler capire tutto, l’Ulisse ci respinge”. Joyce ha firmato un romanzo “fatto di una lingua mentale delle nazioni che riesce a cogliere al vivo la vita” e capace di racchiudere in sé tutta la complessità dell’uomo moderno.

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