The Crown 5, Diana e la celebre serata alla Royal Albert Hall

The Crown 5, Diana e la celebre serata alla Royal Albert Hall

Gli sceneggiatori di The Crown sono sempre stati estremamente meticolosi nella ricostruzione degli eventi di cui erano protagonisti i membri della famiglia reale britannica, fin dalla prima puntata. Eppure nella quinta stagione della seguitissima serie, che tornerà su Netflix a novembre 2022 – la più a rischio contestazione ma anche la più facile da ricostruire vista la prossimità dei fatti raccontati – alcuni dettagli non sono stati rispettati. Lo segnala il Daily Mail, che, osservando le prime foto di scena, nota per esempio che non tutti gli outfit della principessa Diana sono stati riportati sullo schermo esattamente com’erano. Nemmeno uno iconico come il celebre abito turchese di Jacques Azagury che Lady D aveva indossato alla prima del Lago dei Cigni dell’English National Ballet alla Royal Albert Hall due mesi prima di morire.

Al suo posto, nella ricostruzione dell’evento, l’attrice australiana Elizabeth Debicki, che nella nuova stagione ha sostituito Emma Corrin, indossa una replica di un abito con scollo all’americana che Diana aveva sfoggiato a una festa due anni prima. Difficile pensare sia un errore, molto più probabile che si sia trattata di una scelta ben precisa, ossia un veto posto dallo stilista, molto vicino alla principessa.

The Crown 5 è fin d’ora considerata la stagione «più controversa di sempre», in particolare per via della «famigerata» intervista estorta a Diana nel 1995 dalla Bbc. Anche le scene ambientate a Eton sono state girate da un’altra parte, al Winchester College, perché la prestigiosa scuola del Berkshire in cui hanno studiato i principi William e Harry non ha autorizzato Netflix alle riprese. Lo ha rivelato al Daily Mailuna fonte interna allo storico College: «Eton non vuole avere niente a che fare conThe Crown», che ha dato una versione di fatti recenti, e ancora molto dolorosi per tutti, troppo «distorta e faziosa».

The Crown, inoltre, aveva chiesto anche l’uso di Althorp, residenza del fratello di Lady Diana: «Ovviamente non gliel’ho concesso», ha fatto sapere il Conte Spencer, ben consapevole di quanto la serie sia scottante. E mentre c’è già chi ha consigliato alla famiglia reale di muovere i suoi avvocati perché avrebbe tutto il diritto di fare causa a Netflix, Harry si ritrova in mano un contratto da 112 milioni di dollari firmato, insieme a sua moglie, con il colosso dello streaming. «Un contratto che per proteggere l’immagine di sua madre dovrebbe strappare», suggeriscono i Royal Watchers. Decisione che però, senza il benestare di Meghan Markle, difficilmente prenderà. 

Nella scena alla Royal Albert Hall – che è stata girata al Lyceum theatre – la Diana della serie non indossa neanche la celebre collana di perle e diamanti che era diventato un simbolo di quella serata, tanto da essere venduta all’asta per 10 milioni di sterline in occasione dei 20 anni dall’evento. Una scelta di stile? Una scelta obbligata? Per ora non è dato saperlo. E il dubbio resta.   

VanityFair.it

Torna in alto