Sergio Bruni, dio di Napoli, mai dimenticato da nessuno torna a vivere. Cento anni fa nasceva il genio della musica partenopea e “Serata d’Onore”, in onda il primo gennaio in seconda serata su Rai1 ricorda e racconta un grande nome della canzone napoletana. A introdurre ci sarà l’orchestra diretta da Vince Tempera, con una fantasia di celebri canzoni di Bruni (da Vieneme ‘nzuonno a Il mare), mentre scorrono immagini pubbliche e private dell’artista. Marisa Laurito, che fu una sua allieva, condurrà il racconto tra documenti d’epoca, fotografie, filmati e una serie di esibizioni del repertorio più interessante di Bruni, tra cui Tosca (Graziella), Raiz (Palcoscenico), Andrea Sannino (Amaro è ‘o bene e Maruzzella), Enzo Gragnaniello (Indifferentemente), per terminare con Napule doceamara di Raiz e Fausta Vetere della Nccp. Tony Esposito interpreterà, insieme con la compagnia di Adagio Napoletano, una versione spettacolare della celebre Rumba ‘r e scugnizzi (“Rumba scugnizza”) di Raffaele Viviani, arrangiata da Pino Perris, che dirige anche Irene Lupe Scarpato in Scètate. Tra le testimonianze, Enzo Avitabile, che racconterà l’incontro col maestro ed eseguirà un’esclusiva versione di Carmela, Roberto De Simone e Adriana Bruni, la figlia del maestro. Così Marisa Laurito racconta la serata, in un’intervista di Enzo Bonaiuto per Adnkronos: “Ho fatto il mio primo disco con lui. Era molto esigente, mi scelse dopo un provino ma mi fece cantare il brano cento volte… cercava e trovava il pelo nell’uovo perché era un autentico perfezionista e un grande professionista: non a caso era definito come ‘a voce ‘e Napule…”. E ancora: “Sergio Bruni ebbe una carriera eccezionale, in Italia e anche all’estero”, sottolinea. Nostalgia per la mancanza del ‘vecchio’ Festival della canzone napoletana? “Grande nostalgia, anche se oggi sarebbe difficilissimo riproporlo. Non perché la canzone napoletana sia morta, anzi è viva più che mai. Ma mancano le produzioni per realizzarlo, anche se nulla è impossibile quando una cosa la si vuole fare!”.