Il Principe Filippo e la Regina Elisabetta sono stati la «coppia più adorabile del mondo». Parola del nipote Harry che, nel documentario della BBC Prince Philip: The Royal Family Remembers in streaming nel Regno Unito su Discovery+, parla a cuore aperto dei suoi nonni e dell’amore che li ha legati per 73 anni.
«Non so se altri li descriverebbero come adorabili», ha aggiunto, «ma per me, che conoscevo l’impertinenza del nonno e sapevo cosa c’era dietro quello che veniva mostrato al mondo esterno, erano solo due persone innamoratissime che hanno messo la loro vita al servizio della Nazione fin da giovanissimi».
Per Harry, che da tre anni è sposato con Meghan Markle con la quale ha due figli, il rapporto che ha legato i suoi nonni – così raro da trovare e realizzare – è stato un modello da imitare: «I luoghi in cui hanno viaggiato, le cose che hanno visto, le esperienze che hanno fatto insieme: è tutto questo a creare il legame tra due persone. Avere qualcuno al tuo fianco per 73 anni… nulla può essere meglio di così», ha commentato
Il principe Filippo e la Regina Elisabetta si sono conosciuti quando avevano rispettivamente solo 18 e 13 anni. E fin da subito si sono scelti, rimanendo insieme – dal giorno del fidanzamento, il 10 luglio 1947 – per sette decenni.
Quello del principe consorte, che deve inginocchiarsi davanti alla moglie, non è mai stato un ruolo semplice per lui, uomo d’inizio Novecento, bello, sicuro di sé e dal futuro radioso nella Marina. Ma Filippo lo ha interpretato con rigore – al netto di qualche fisiologico scivolone ben gestito dalla Corona – fino al 9 aprile di quest’anno, quando, due mesi prima di raggiungere il secolo di vita, se n’è andato.
«Non riesco a immaginare nulla di peggio che campare fino a cent’anni. Sto già cadendo a pezzi adesso», aveva detto nel 2000, in occasione del centesimo compleanno della Regina Madre, il sempre ironico Duca di Edimburgo. Ed è sempre stato proprio il suo sense of humour, il lato del nonno che più era caro a Harry. Insieme al suo essere uomo onesto e affascinante.
Lo aveva ricordato anche alla sua morte, nel ricordo lasciato sul sito della sua Fondazione Archewell: «Mio nonno era un uomo di servizio, onore, grande humor. Era autenticamente se stesso, con un’arguzia davvero tagliente, e poteva attirare l’attenzione di chiunque in ogni stanza grazie al suo fascino». Ma anche in quell’occasione Harry non aveva mancato di sottolineare il legame con la nonna: «So che in questo momento avrebbe detto a noi tutti, birra in mano, “Andate avanti”. Quindi, a questo proposito, nonno, grazie per il tuo servizio, per la tua dedizione alla nonna e per essere sempre stato te stesso. Ci mancherai moltissimo».
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