New York City, diversi isolati più a nord del Village, Camille, giovane professoressa di antropologia alla Columbia Univeristy, insieme alle sue amiche non è a caccia dell’uomo perfetto per accasarsi, come un altro gruppo di newyorchesi che vent’anni fa sorseggiava Cosmopolitan. Ad Harlem sono a caccia di loro stesse.
In Harlem, la serie tv disponibile su Amazon Prime Video, viene finalmente sdoganata l’unica cosa che Sex and The City non era riuscita a fare, se non con il personaggio di Samantha Jones. Nel 2021 il fine ultimo di una donna non è trovare marito, e la serie si trasforma così in uno statement sull’emancipazione femminile, come ci ha raccontato la sua protagonista, Meagan Good:
«Harlem parla di women empowerment e di sorellanza, e fa riflettere su cosa si voglia davvero dalla vita, quello che ci meritiamo. Ci sono alcuni show dove tutto si concentra sul dover trovare marito, il nostro si concentra sulla crescita personale e sul lavorare su noi stesse, cose di cui dobbiamo ricordarci ogni giorno, sia da sposate che da single».
Creata e scritta Tracy Oliver, che ne è anche executive producer, Harlem è una nuova commedia che segue le vicende di un gruppo di amiche ambiziose provenienti dalla mecca della Black Culture americana.
Oltre a Camille c’è Tye, creatrice di successo di una dating-app per persone queer che preferisce mantenere a distanza di sicurezza le sue vulnerabilità – nonché eventuali partner romantici; Quinn , un’inguaribile romantica e stilista benestante, che sta provando a sdebitarsi con il mondo mentre è impegnata a portare avanti la sua attività che fatica a decollare; Angie, attrice e cantante piena di fiducia in sé, vivace e senza filtri, che vive a scrocco – ma alla grande – con Quinn. Insieme vivranno il passaggio dai loro vent’anni alla successiva tappa delle loro carriere, relazioni e sogni di ragazze di città.
Racconta Jerrie Johnson, artista non-binary che interpreta Tye: «La serie è innovativa. Ho quattro nipotine e vorrei che possano sentirsi ispirate, libere di essere chi vogliono. Cresciamo con il trauma dei film Disney,dove ci insegnano che dobbiamo andare a cacca di un uomo, devi stare sempre un passo indietro al tuo uomo. Stiamo cambiando le cose, per fortuna. Le donne vogliono intraprendere la propria carriera, vogliono guidare imprese, vogliono essere pagate come gli uomini, vogliono diventare Presidenti. E possono farlo ed essere sposate, ma essere sposate non è l’obiettivo primario».
Harlem è prodotta da Amazon Studios e Universal Television, una divisione di Universal Studio Group, in associazione con Paper Kite Productions.
Cosmopolitan.it