Il Pagante e Lorella Cuccarini: «Caro Babbo Natale, ridacci la libertà»

Il Pagante e Lorella Cuccarini: «Caro Babbo Natale, ridacci la libertà»

Un pacco per te è il brano che anticipa l’uscita di Devastante, il nuovo album de Il Pagante, il gruppo nato nel 2010 formato da Eddy VeerusRoberta Branchini e Federica Napoli per ironizzare sulla vita dei milanesi e che in questi anni ha dato voce ai giovani. Racconta Eddy «Era fine agosto, avevamo chiuso il nuovo album e ci siamo resi conto che mancava qualcosa, un brano invernale. Dall’idea di Merk & Kremont, che è mio cugino, abbiamo fatto questo pezzo natalizio. Lo abbiamo scritto e prodotto in una settimana e abbiamo pensato subito a Lorella. Ci sembrava perfetta». E perfetta lo è. Lorella Cuccarini, “la più amata dagli italiani” ci racconta con un sorriso grande come il Natale quanto il suo amore per questa festa sia infinito «E questo neanche non lo sapevamo» ride Eddy. «La canzone mi è piaciuta subito come l’idea di collaborare con un gruppo così amato dai giovani che già conoscevo bene grazie ai miei figli. Ho sentito che mi rappresentava molto, questo brano riporta a una grande energia e solarità. Io ho sempre la voglia di fare cose nuove, nel mondo della musica c’ero già stata parecchie volte, ma era tanto che non pubblicavo qualcosa. Cercavo la giusta opportunità. E un featuring tra l’altro non lo avevo mai fatto!». Torna quindi a cantare, festeggiando il milione di streaming, in un momento professionale in cui è immersa tra canzoni e cantanti. È infatti nel cast di Amici di Maria de Filippi con il ruolo di prof tra i cantanti (l’anno precedente al suo esordio in quel ruolo tra i ballerini). 

«Quando Maria mi ha fatto questa proposta sono stata in dubbio. Avevo cominciato come prof di ballo e mi sembrava così strano cambiare. Eppure Maria mi ha spiegato che potevo essere l’unica a poter ricoprire entrambe le posizioni, avendo avuto un ruolo sia nella danza sia nella musica. E allora ho pensato di provarci. Mi sono affidata e ha avuto ragione lei. Mi sto divertendo tantissimo. È un po’ come fosse il mio primo anno, ad Amici. L’approccio che si ha con i ragazzi che fanno canto è diverso. Mi sto appassionando. E aspetto il Serale con una squadra che amo profondamente». Lavorare tra i giovani, parlare ai giovani. Lorella insieme al Pagante crea un ponte generazionale cantando la colonna sonora perfetta per un Natale che ha bisogno di allegria. 

Li abbiamo incontrati in video, per giocare insieme con il testo della loro canzone. Il risultato è un’intervista doppia, anzi quadrupla, che lancia un messaggio a Babbo Natale.

Ready for shopping before Christmas night, a regali come siete messi? 
Lorella: «Sono una di quelli dell’ultima ora, ma senza stress. Faccio pensieri, anche perché realisticamente con le persone con cui sono a più stretto contatto non ho bisogno di aspettare Natale. Se i miei figli hanno bisogno di qualcosa lo prendo. Mi piace prendere un pensiero da lasciare sotto l’albero. Ma il tempo è pochissimo, sono quella che corre negli ultimi giorni, stando anche quaattro ore nel traffico. Ogni anno mi ripeto che dovrei pensarci prima, ma fare regali a settembre mi sembra fuori dal tempo… Alla fine mi diverto ad aspettare l’ultimo minuto. Se poi non trovo… mi accontento». 
Roberta: «Per la prima volta ho finito i regali per tempo!».
Eddy: «Ecco, io invece non ho praticamente iniziato».
Federica: «Abbiamo pochissimo tempo. Domenica eravamo a Roma per una serata e ho approfittato per fare i regali dentro all’aeroporto. Ma eviterò il caos, per fortuna il web aiuta».

Voglio il Natale più bello che c’è. Qual è?
Lorella: «È quello in famiglia. Io sto bene nelle feste, soprattutto il giorno di Natale. Quando si sta con le persone che si amano per me è Natale tutti giorni. Mi piace fare l’albero, cucinare, preparare la tavola in un certo modo. Sono tradizionale. Mai un pranzo particolarmente numeroso, ora non è neanche il periodo, magari con qualche amico anche i giorni dopo, ma sempre in chiave ristretta. I miei figli ormai sono grandi, hanno dai 27 ai 21 anni, eppure quel giorno anche loro non possono pensare di stare lontani dalla famiglia, e questo mi piace molto». 
Federica:«Il Natale più bello è quando stai con le persone che ami, gli amici. Io non ho grande famiglia».
Roberta: «La nostra famiglia quest’anno sarà composta dai nostri fan». 
Eddy: «Il 24 suoniamo vicino a Milano nel varesotto, il 25 saremo in Abruzzo».

Da piccoli? 
Eddy: «Finché c’era Babbo Natale era bellissimo, con i nonni e la famglia, con i regali. I primi sei o sette anni sono quelli più belli di cui ho un ricordo positivo. Da lì in poi ogni Natale è un po’ sempre uguale».
Lorella: «Non mi ricordo un Natale in particolare, ma amo quelli di quando ero più piccola e c’era ancora mio papà. È andato via di casa che avevo nove anni, era bello stare tutti insieme. Si facevano le letterine a scuola da mettere poi sotto al piatto dei genitori e per me era un momento sacro». 
Roberta: «Mia mamma le ha conservate tutte. Comprese quelle a Babbo Natale. A volte le leggo e sorrido. Chiedevo cose così inutili… Però era bello, si stava insieme con tutti i parenti. Ho un dolce ricordo delle mie nonne. Con la loro mancanza è sparito lo spirito natalizio». 
Federica: «La grande famiglia e Babbo Natale rendevano quel giorno il più bello». 

Un pacco per te, nel vostro cosa dovrebbe esserci dentro? 
Lorella: «Se dovessi esprimere un desiderio in questo momento dentro al mio pacco vorrei trovare un bel viaggio. Sono due anni che siamo bloccati, è difficile anche solo pensare all’idea di fare un viaggio tutti insieme. Ma il pacco ideale sarebbe quello, tutti insieme. In una meta estiva, al mare. Qualcosa di bello da condividere fuori dall’Italia». 
Federica: «Un viaggio anche per noi».
Eddy: «Abbiamo girato il video a New York ma ci piacerebbe una vacanza».
Roberta: «Nell’unico momento libero sono andata al MoMa, non ci andavo da anni e ho preso un pensierino al mio cane. Ma abbiamo sempre lavorato. Mi è rimasta la voglia di andare lontano, al caldo». 

Siamo stati dei bambini cattivi. Voi?
Roberta: «Io mi reputo buona».
Eddy: «La risposta è soggettiva. Se uno cattivo è birbantello… allora sono cattivo. Qualcuno deve pur farlo!»
Lorella: «Io mi iscrivo nei bimbi buoni. Immagino che nessuno di noi abbia mai fatto qualcosa di male. Certo, involontariamente capita».

Ma ti lascerò dicendoti che anche quest’anno c’è un pacco per te. Siete mai stati lasciati prima di Natale? 
Roberta: A Natale mai, ma il giorno dopo San Valentino sì. Il 15 febbraio, l’unico ragazzo che mi abbia mai lasciato, si è permesso di lasciarmi il giorno dopo la festa degli innamorati». 
Lorella: «Mai neanche io. Mi ricordo però, avrò avuto quindici o sedici anni, in un lontanissimo passato, che un ragazzo mi lasciò prima delle vacanze estive. Ci sono rimasta male». 

Serate tecnho e meno Bublè. Canzoni di Natale sì o basta?
Federica: «Abbiamo fatto una canzone che accordasse tutti, questa è ora la nostra canozne preferita. In realtà non sopporto Oh Tennenbaum, ma solo perché mi ricorda un saggio delle elementari». 
Roberta: «Le canzoni di Natale non annoiano mai, ti rompono tanto, ma solo per un periodo». 
Eddy: «Le canzoni di Natale mi mettono allegria. Abbiamo scritto meno Bublè perché è quello che dicono tutti, non perché lo penso io. Dai pezzi di Frank Sinatra a Last Christmas, mi piacciono tutte». 
Lorella: «Io le amo tutte, ma se devo scegliere tra Bublé e Mariah Carey vince lei. Sono tutte belle. Io sono quella che se passa Una vita meravigliosa di Frank Capra rimane a guardare. Non rinuncio a niente di quello che porta atmosfera natalizia». 

Caro mio babbo. Cosa gli chiedete? 
Eddy: «Di poter tornae a vivere senza un tampone ogni due passi». 
Federica: «Un po’ di tranquillità». 
Roberta: «E serenità». 
Lorella: «Sarebbe bello tornare a essere liberi». 

VanityFair.it

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