Il suo debutto a corte non fu dei più esaltanti. A ricordare come avvenne la prima apparizione di Charlène di Monaco a Palazzo in qualità di futura moglie del principe sembra di leggere profeticamente la sintesi di quelli che sarebbero stati poi i primi dieci anni alla Rocca dell’ex campionessa di nuoto, da giorni ricoverata in una clinica in Svizzera per dipendenza da sonniferi.
Alberto e Charlène si erano conosciuti ai Giochi Olimpici di Sydney del 2000, ma fu solo nel 2006, quattro anni prima di annunciare il loro matrimonio il 23 giugno 2010, che la Wittstock venne invitata a partecipare ufficialmente al suo primo ballo della Croce Rossa, uno degli eventi estivi più attesi della stagione mondana monegasca. Che serata fu per l’ex nuotatrice sudafricana, catapultata all’improvviso in un mondo così lontano dal suo, ce lo ricordano le parole della stessa principessa, che tempo dopo rilasciò una dichiarazione ripresa in questi giorni dalla rivista Tatler.
“Il mio primo ballo della Croce Rossa è stato un battesimo del fuoco. Vivevo in costume da bagno e non avevo idea della moda”, raccontò qualche tempo dopo la futura moglie del principe, riferendosi alla sua carriera di nuotatrice professionista. “Il giorno del ballo, avevo giocato a pallavolo tutto il tempo in spiaggia e non avevo pensato di prepararmi fino al tardo pomeriggio. Allora presi in prestito un vestito verde da un’amica, mi acconciai i capelli e mi dipinsi le unghie di rosso”. Il risultato però non fu quello sperato, decisamente al disotto delle sue aspettative (e forse anche di quelle del principe). “Sembravo un albero di Natale”, disse Charlène, dimostrando come fin da allora soffrisse per le restrizioni di corte e si sentisse giudicata per il proprio aspetto e il proprio comportamento. Triste pensare che le cose per lei non siano in fondo molto cambiate da allora.
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