Cinema, un documentario celebra Marco Simoncelli

Cinema, un documentario celebra Marco Simoncelli

“Super Sic ma anche super Pippo, dall’allegria contagiosa”, lo chiamavano così gli amici, per quelle “gambe lunghe, l’aspetto buffo quando camminava, faceva già ridere”. Valentino Rossi racconta particolari di vita e di gara dell’amico e campione del mondo di motociclismo Marco Simoncelli, in una delle tante interviste-testimonianze, racchiuse nel film documentario dedicato al Sic, Sky Original prodotto da Sky, Fremantle Italy e Mowe, distribuito come uscita evento al cinema da Nexo Digital solo il 28 e 29 dicembre. A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 23 ottobre 2011 durante il Gran premio della Malesia, un omaggio a un grande talento del motociclismo che conquistava tutti con la sua carica energetica e di felicità. La prima nazionale, non poteva essere altrimenti, si terrà dalle sue parti, a Riccione il 21 dicembre presso il Multiplex Giometti Cinema. Ieri a Milano, l’anteprima per la stampa, alla presenza del padre del pilota, Paolo Simoncelli e alla regista Alice Filippi. Si raccontano soprattutto 3 anni, quelli dal 2006 al 2008, all’inizio le sconfitte poi la rimonta e la vittoria. La vita privata, con la storica fidanzata, la ‘morosa’ Kate Fretti, che parla del loro primo bacio, di lui fresco patentato che va a prenderla con l’auto e sbatte contro il muretto del vicino, gli amici, la famiglia. E ci sono testimonianze di chi gli è stato accanto nelle competizioni, come Aligi Deganello, amico di Marco, suo capotecnico in 250 a partire dalla stagione 2007. E anche racconti dei ‘nemici’ come il pilota spagnolo Álvaro Bautista, il contendente principale e l’avversario più ostico per la conquista del titolo nel 2008.  Ne esce fuori un ritratto allegro e malinconico allo stesso tempo, di un ragazzo che rincorreva i suoi sogni di bambino, testardamente, “con aggressività e incoscienza”, che custodiva nel diario le foto del suo ‘idolo’ Valentino Rossi, e che era convinto di diventare un giorno anche lui un “World Champion”. Con quei capelli ricci indomabili come lui, fuori dal casco, e l’irrefrenabile intercalare romagnolo “Diobò” che condiva ogni frase. Il linguaggio colorito sta nel suo stesso nomignolo: Sic, che come si spiega, nel documentario sta per “Sbattiamocene I Coglioni”. Questo vale per tutte quelle gare andate male, per le cadute in pista che a un certo punto stavano per spingerlo a mollare. Ma che la sua forza di volontà, l’energia e l’ironia gli hanno impedito di fare, portandolo sul podio più alto, restando in sella, fino alla fine.

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