Padre Pio come Pier Paolo Pasolini.
“Sono entrambi dei leoni, hanno vissuto la loro vita per dare ad altre persone.
Faccio questo film perché vorrei essere parte di quello che loro avevano e che loro raccontavano”. Parola di Abel Ferrara che a Monte Sant’Angelo, la città dei due siti Unesco, sul Gargano, dirige il nuovo film su Padre Pio interpretato dalla star della saga “Transformer” Shia LaBeouf. Su Pasolini, invece, Ferrara ha diretto un film nel 2014, per questo ritiene che lettere del santo di Pietrelcina “sembrino scritte da un grande scrittore”.
Fatta eccezione per LaBeouf, il cast italiano è composto da Ignazio Oliva (The Young Pope), Brando Pacitto (Baby, Braccialetti Rossi), Marco Leonardi, Luca Lionello, Martina Gatti (SKAM), Carla De Girolamo (Braccialetti Rossi), Alessandro Cremona (007 Spectre), Michelangelo Dalisi (FreaksOut) e Roberta Mattei (Anna di Ammaniti, Zero di Netflix). La sceneggiatura è firmata da Abel Ferrara e Maurizio Braucci (autore di Gomorra e Martin Eden). La meticolosa ricostruzione storica di San Giovanni Rotondo del 1920 è curata da Tommaso Ortino (Mozart in the jungle), art director italiano trapiantato a New York; i costumi sono della pugliese Antonella Cannarozzi, nomination all’Oscar con “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino e costumista della serie HBO L’amica geniale; la fotografia è curata da Alessandro Abate. Il film si realizza grazie al supporto dell’Apulia Film Commission che ha spinto affinché la realizzazione fosse fatta nei veri luoghi della storia.
ANSA