Le atlete sono arrivate a Londra con le loro famiglie. In Afghanistan lo sport per le donne “è inappropriato”
Trentacinque ragazze della nazionale di calcio femminile afghana con le rispettive famiglie, circa 130 persone in tutto, sono state portate in salvo in Inghilterra grazie anche all’aiuto di Kim Kardashian. E’ stata l’influencer infatti a pagare l’aereo per le atlete (tra i 13 e i 19 anni), che ora possono sperare in un futuro migliore.
Da quando l’Afghanistan è tornato sotto il controllo dei talebani, alle donne sono proibite tutte le attività non contemplate dai principi islamici. E’ stato proprio il governo infatti, a sottolineare che “fare sport per le donne è inappropriato e non necessario per loro”. Rimanere in Afghanistan avrebbe fatto rischiare alle calciatrici e alle loro famiglie la vita, per questo le ragazze e i loro parenti erano rifugiati in Pakistan in attesa di qualcuno che le avrebbe aiutate a fuggire. “È un grande privilegio far parte di questa missione per salvare la squadra nazionale giovanile femminile afgana! Tutte le ragazze hanno il diritto di essere ciò che vogliono essere. Sono coraggiose ed è tragico che abbiano dovuto lasciare il loro Paese perché desiderano praticare uno sport che amano”, ha scritto l’influencer su Twitter. Oltre a Kim Kardashian, hanno partecipato all’operazione l’associazione non profit Tzedek di New York e il Leeds United (club della Premier League inglese).
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