A 50 anni Giovanni Ciacci ha imparato ad amarsi e ad affrontare un demone che lo tormenta da tutta una vita: la bulimia. L’opinionista e storico di costume ha svelato a “Chi” che non è stato semplice fare i conti con questo disturbo alimentare: “Ho chiesto aiuto e ora ho perso 25 chili in cinque mesi. Con il mio diabete rischiavo la morte da un momento all’altro”.
“C’è chi lo chiama cancro dell’anima, chi mostro. Io ho smesso di dare un nome a tutto: la più grande fortuna è riconoscere il nemico”, racconta Ciacci. “Ho negato per una vita intera, soprattutto a me stesso, il disagio che stavo attraversando”.
I primi episodi risalgono a quando aveva 20 anni, ma all’epoca c’era ancora poca attenzione sui disturbi del comportamento alimentare: “Io me ne sono accorto perché perdevo e riprendevo peso a una velocità spaventosa. Pensavo fosse un problema legato alla tiroide, invece era qualcosa di molto più grande”.
Giovanni è quindi caduto in un vortice autodistruttivo: “Sono iniziate le abbuffate notturne, potevo mangiare pizze, scatole di biscotti e vaschette intere di gelato senza saziarmi mai. Non era fame, era vera e propria rabbia. Finita l’abbuffata vomitavo tutto e l’incubo poteva ricominciare da un momento all’altro. Un inferno”.
Ora però ha preso coscienza del problema e si affidato agli specialisti: “In 5 mesi ho perso quasi 25 chili. La strada è ancora lunga, lo so, ma sono fiducioso. Prima di iniziare questo percorso avevo il diabete alle stelle, rischiavo la morte da un momento all’altro. Il mio colesterolo mi avrebbe permesso di vivere al massimo sei anni”.
Tgcom24