Grande festa per l’addio di Craig a saga. E’ già toto-successore
James Bond è tornato e con lui sembra anche la voglia di andare al cinema dopo la pandemia. Non poteva quindi che essere una festa la prima mondiale di ‘No Time to Die’, svoltasi nella prestigiosa Royal Albert Hall di Londra, luogo ideale per presentare il 25esimo episodio della saga di 007 che arriva finalmente sui grandi schermi dopo i rinvii causati dall’emergenza Covid e da una serie di intoppi.
I fan davanti alla celebre sala da concerti hanno accolto con grida di gioia e applausi il protagonista Daniel Craig, al suo ultimo giro di giostra nei panni dell’agente segreto con licenza di uccidere, l’attore Rami Malek, che interpreta il ‘supercattivo’ Lyutsifer Safin, la stella Lashana Lynch, sorta di sostituta di Bond dopo la sua uscita dall’MI6 e Lea Seydoux, un’affascinante psicologa a cui la spia di sua maestà non può resistere. Oltre a loro, il tappeto rosso è stato percorso per una occasione così importante anche dall’erede al trono britannico Carlo e il suo primogenito William, accompagnati dalle rispettive consorti, Camilla e Catherine. “E’ stata una parte troppo importante nella mia vita e non smetterò mai di pensarci”, ha dichiarato a margine dell’evento il 53enne Craig, che detiene il record di longevità, ben 15 anni, fra gli attori che hanno interpretato 007 al cinema, superando anche Roger Moore. Del resto la serata di gala è stata una sorta di festa per celebrare le interpretazioni di Craig. Come ha ammesso lo stesso Malek ricordando i giorni delle riprese: “Si poteva percepire un po’ di tensione, si sapeva che era l’ultima volta per Daniel”. Il film, nelle sale dal 30 settembre, ha già ottenuto importanti risultati nelle pre-vendite di biglietti, segno che si sta finalmente tornando alla normalità dopo i mesi di restrizioni imposte per il Covid. Secondo i gestori dei cinema nel Regno si intravedono i livelli pre-pandemia. La ricetta offerta dall’ultimo 007 è di sicuro vincente e intramontabile.
Inseguimenti, sparatorie, esplosioni, ‘No Time to Die’, filmato anche a Matera e a Gravina in Puglia, offre il meglio in fatto di adrenalina, nella pura tradizione della saga spionistica, per una durata record per la ‘franchise’ di 2 ore e 43 minuti. Craig ne sa qualcosa degli sforzi per portarlo a termine, visto l’infortunio alla caviglia rimediato durante le riprese. “Bond non entra in una stanza da una porta ma attraverso la finestra”, ha detto l’attore britannico ricordando le sue disavventure sul set, che si sono unite a un cambio del regista, da Danny Boyle a Cary Fukunaga, capace di portare la pellicola in sala nonostante i tanti rinvii. Ma c’è chi pensa già al dopo Craig, anche se la produttrice Barbara Broccoli ha precisato che si lavorerà al casting per la prossima pellicola, quindi alla ricerca di un nuovo Bond, solo nel 2022. Intanto però tra i bookmaker vanno forte Tom Hardy, seguito da Regé-Jean Page di ‘Bridgerton’, James Norton di ‘McMafia’ e Luke Evans di ‘Perfect Strangers’.
Tra i favoriti ci sono anche Idris Elba, Henry Cavill e George McKay, oltre ad almeno due donne, Suranne Jones di ‘Gentleman Jack’ e Lashana Lynch. Sebbene da più parti, a partire dallo stesso Craig, si siano espressi preferendo un Bond uomo, come del resto lo aveva immaginato il suo creatore Ian Fleming.
ANSA.it