Sceneggiatrice su serie ambientata 50 anni dopo attacco a Monaco
La foto del terrorista con il passamontagna che guarda in basso da un balcone della palazzina con gli alloggi degli atleti israeliani, nel villaggio Olimpico delle Olimpiadi del 1972 a Monaco. E’ l’immagine legata al sequestro, diventato un massacro, degli atleti presi in ostaggio, compiuto dal commando palestinese di Settembre nero quasi 50 anni fa che ha motivato la sceneggiatrice Michal Aviram (che fa parte del gruppo ‘storico’ degli autori dell’hit Netflix Fauda, ora al lavoro sulla quarta stagione) a creare la nuova serie thriller Sky Original, ambientata 50 anni dopo i fatti, Munich Match, da poco andata sul set in Germania con un cast internazionale.
“Per qualche ragione, quella foto mi è rimasta per anni nella mente – spiega Michal Aviram, parlando del progetto nel corso di ‘Deadline New Tube’, gli incontri sul web organizzati dalla testata online Deadline su nuovi progetti dedicati al mercato globale -. Mi ha sempre colpito quella vicenda originatasi in un pacifico evento sportivo, che aveva portato atleti israeliani e di tutto il mondo in Germania a oltre 30 anni dalla guerra anche per dire ‘Mai più’ rispetto alle violenze dal passato”. L’attacco terroristico “è stata una coltellata al cuore, che ha avuto un’influenza sulla Germania e su Israele in molti modi. Così ho iniziato a pensare a raccontare un evento in cui la storia, a 50 anni di distanza minacciasse di ripetersi”. Il racconto in sei puntate, prodotto da Sky Studios con Cbs Studios e la tedesca Amusement Park Film andrà prossimamente in onda su Sky nei territori del gruppo come Italia, Irlanda, Gran Bretagna, Germania, Australia e Svizzera, e in altri Paesi sarà distribuito da ViacomCBS Global Distribution Group. La trama di Munich Match (il titolo è provvisorio), che avrà come regista Philipp Kadelbach è ambientata appunto nel 2022: in occasione dei 50 anni dall’attacco, è stata organizzata a Monaco una partita amichevole di calcio tra le Nazionali di Israele e Germania. La tensione è alta, ma le misure di sicurezza adottate sembrano poter garantire che l’evento si svolga senza rischi. Almeno finché Oren Simon, un agente del Mossad stazionato a Berlino, intercetta un messaggio in un forum del darknet nel quale si prefigura un attacco alla squadra israeliana. Le autorità tedesche vengono subito allertate e all’agente Maria Kohler del Landeskriminalamt, che supervisiona le Operazioni di Polizia, viene dato l’incarico di lavorare insieme a Oren, contrario al protocollo di sicurezza ufficiale, per tentare di impedire un possibile attentato. Aviram ha preferito creare una storia originale, ambientata nel 2022 piuttosto che tornare sulla tragedia di Monaco “perché il tema sarebbe stato così difficile e delicato da rendere necessari rimanere ancorati alle realtà storiche, mentre io volevo la libertà creativa di realizzare una storia centrata sui personaggi – spiega la sceneggiatrice che firma gli script con Martin Behnke (Berlin Alexanderplatz) -. Volevo però la vicenda fosse legata a un mondo con il quale possiamo relazionarci, quello che vediamo sulle pagine dei giornali tutti i giorni”. Per la sceneggiatrice “era importante rappresentare allo stesso tempo attraverso i due protagonisti il punto di vista israeliano e quello tedesco”, attraverso una trama che evitasse “tutti gli stereotipi sulle serie con una coppia di investigatori formata da un uomo e una donna”. C’è stato “un grande lavoro di ricerca, abbiamo parlato con le Forze di polizia e di sicurezza, esperti, rifugiati, ma la serie non è un documentario. Si affrontano tanti temi come il senso di colpa, all’interno del linguaggio del genere”. Il tono di Munich Match rispetto a quello di Fauda “è molto differente. Però sono ripartita dall’importanza di avere un team affiatato, aperto alle idee di tutti”.