Oggi col Bif inaugurazione teatro chiuso da un decennio
Un luogo dove cielo e mare si incontrano, dove passato e futuro si mischiano, dove l’antico e l’ultramoderno si confondono. Questo è il Kursaal Santalucia.
Un teatro che racconta un pezzo di storia e di arte di Bari, perfetto esempio del Liberty italiano, e che nello stesso tempo guarda si apre, letteralmente, al cielo e al mare, come uno scrigno che racchiude ricordi e insieme futuro, tra le più moderne tecnologie delle sale cinema-teatro multiuso. Oggi, sulle note di Ennio Morricone, il teatro tornerà a vivere, aprendo di nuovo le sue porte al pubblico. L’inaugurazione, dopo quasi due anni di restauro, avverrà in occasione dell’apertura del Bif&st, il Bari international film festival e la proiezione del film ‘Ennio’ di Giuseppe Tornatore, dedicato al maestro scomparso. Non un nuovo teatro, dunque, ma i vecchi stucchi, affreschi, tessuti, decorazioni in legno e lampadari riportati a nuova luce. Progettato nel 1924 dall’ingegnere Orazio Santa Lucia come fabbricato per “case di abitazione”, nel 1927 diventa anche un Kursaal, cioè un grande luogo di riunione e svago per turisti, destinato a sala da ballo, grandi caffè e mondanità. Chiuso per un decennio, dopo i lavori di restauro l’edificio torna ad ospitare a piano terra e primo piano una funzione di cinema-teatro con galleria e tre ordini di palchi laterali. La sala, circa 400 posti, ha un palcoscenico attrezzato con i sistemi tecnologici più moderni e una platea con sedute smontabili in automatico che consentono di ottenere uno spazio versatile, non unicamente legato alle funzioni dello spettacolo. Le poltrone, in velluto verde così come il sipario, scompaiono, indietreggiano, si sollevano, trasformando l’ambiente di volta in volta, all’occorrenza, in sala da ballo, cinema o teatro, location per conferenze o esposizioni. La Sala Giuseppina, 285 metri quadri impreziositi da affreschi e stucchi dei fratelli torinesi Mario e Guido Prayer, con il restauro è stata riportata al suo fasto originario. In passato fu utilizzata anche come sala ricevimenti per cerimonie, anche private, e anche come sala prove per i balletti in scena al vicino teatro Petruzzelli e, tra le altre, tornerà a svolgere questa funzione. Al secondo piano, poi, si accede ad uno spazio roof-garden dalla vista mozzafiato sul mare. Progettato nel 1989 dall’architetto Paolo Portoghesi, la sua nuova “veste” è stata affidata all’artista Alfredo Pirri per farne un’istallazione contemporanea, ma anche uno spazio espositivo, un luogo di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi, una spazialità astratta e avvolgente, con il suo pavimento in lastre a specchi craccate, copertura in acciaio ed etfe, il cosiddetto “vetro del futuro”, e infissi con inserimenti di piume, in cui suoni, odori, percezioni e colori si mischiano. Il Kursaal sarà la “Casa delle Arti e dei Suoni” in quello che è stato definito il “miglio dei Teatri” baresi, con Petruzzelli, Margherita e Piccinni.
Ansa.it