Il commosso ricordo di Dacia Maraini e del fratello Franco
Piera Degli Esposti era così viva che nessuno alla fine la crede davvero morta. E così, non a caso oggi, nella sala della Protomoteca del Campidoglio dove era esposta la sua salma, tanti gli interventi pieni di incredulità, incredulità che in quella bara ci fosse davvero l’attrice nata a Bologna nel 1938.
Su tutti il ricordo dell’amica Dacia Maraini che dice commossa: “Non posso immaginare che Piera sia dentro quella scatola e mi aspetto così che da un momento all’altro dica: ‘sono qui, sono viva! E che, alla fine, spacchi tutto per uscire”.
E poi ancora la scrittrice, con la quale la Degli Esposti ha scritto a quattro mani ‘Storie di Piera’, ha ricordato poi la sua straordinaria capacità di narrazione e la sua terribile sofferenza all’ospedale dopo la tracheotomia: “È stata una cosa straziante vederla con la gola bucata incapace di parlare. E allora mi sono chiesta: fino a che punto è lecito soffrire e quanto dobbiamo aspettare ancora per una legge che tocchi questo problema”. Dopo la Maraini in una sala della Protomoteca piena di persone – presenti, tra gli altri, il fratello Franco, i nipoti e l’ex compagno il regista Massimo Scaglione, Marco Bellocchio, Lucia Mascino, Giorgio Trevez, Milena Vukotic, Concita Di Gregorio e Laura Delli Colli – ha preso la parola Pino Strabioli che ha subito esordito con una delle ultime frasi di Piera: “Ricordati di non far dimenticare a nessuno quanto sono arrabbiata con la morte.
La vita è così piccola mentre la morte è così lunga”. Da lui anche la lettura di un messaggio di Francesco Rutelli e uno di Lina Wertmuller che dice: “Mio amore dolce. Piera, luce fragile della mia vita, sei stata l’attrice più grande del mondo. Per provare a consolarmi mi ricordo il tuo sorriso da bambina quando ti feci trovare sul divano Robert Mitchum. Lo vedesti e gli salisti subito in braccio, come dimenticarlo”. L’architetto, scenografo e regista Manuel Giliberti ricorda anche lui una della ultime frasi dell’attrice: “Non considerava la morte come nemica: io sono immortale” diceva. E ancora: “Come farò senza di me quando non ci sarò più?”.
Lucia Mascino racconta invece dei loro ripetuti appuntamenti “in cui parlavamo come collegiali fino a notte inoltrata”, mentre Laura Delli Colli ricorda quando alla festa dei suoi ottant’anni Piera aveva detto: “Non sono fatta per la morte e neppure per la vecchiaia. Non ho abbastanza fiato per queste cose”. Il fratello Franco non riesce proprio a parlare se non con una voce rotta di pianto: “Sono qui per ringraziarla per tutto quello che mi ha dato e per ringraziare voi che siete qui a salutarla”. Poi, tra le lacrime, legge un messaggio a Piera che arriva direttamente dal reparto rianimazione del Santo Spirito di Roma dove l’attrice era stata ricoverata prima di morire.
Ansa.it