Lynne Spelarsi, madre di Britney Spears, ha chiesto alla Corte superiore della contea di Los Angeles che a sua figlia sia concesso di farsi assistere da un altro avvocato, dopo che il suo legale Samuel Ingham III ha chiesto di uscire di scena.
La popstar dal 2008 è sottoposta alla conservatorship del padre, una forma di tutela legale di norma esercitata su chi ha disturbi mentali.
In un documento presentato il 1 luglio e diffuso solo ora, la madre afferma che Britney è stata in grado di “prendersi cura di se stessa” negli ultimi anni, punto che la cantante ha difeso strenuamente nel suo intervento mediatico davanti al tribunale il 23 giugno scorso, dove è andata in scena la battaglia legale contro il ‘padre padrone’ Jamie Spears, che gestisce i suoi beni (il cui valore è stimato sui 60 milioni di dollari), dopo il crollo nervoso della pop star nel 2008.
“Ora, e negli ultimi anni, lei è in grado di badare a se stessa e, infatti, entro i parametri della tutela, ha guadagnato letteralmente milioni di dollari come celebrità internazionale”, ha detto Lynne nei documenti di cui la CNN è entrata in possesso.
In questo modo, la madre si schiererebbe dalla parte di Britney, considerando che la sua situazione attuale è molto diversa dal crollo mentale subito nel 2008, quando è iniziata la tutela legale temporanea.
agi.it