Nel gennaio del 1972, nel corso di due giorni, alla New Temple Missionary Baptist Church di Los Angeles e assieme al Southern California Community Choir diretto da Alexander Hamilton, e al Reverendo James Cleveland, che suonava il piano, un’Aretha Franklin all’apice della sua fama registrò “Amazing Grace”, un doppio album dal vivo divenuto leggendario, il disco di gospel di maggior successo di tutti i tempi, quello che contiene brani come “How I Got Over”, “Precious Memories” e una memorabile versione di 11 minuti della canzone omonima.
A filmare quella registrazione entrata nella storia della musica (alla quale assistette, tra il pubblico in visibilio, anche un giovanissimo Mick Jagger) c’era Sydney Pollack, il regista di film come Corvo rosso non avrai il mio scalpo!, Come eravamo e I tre giorni del Condor: ma, per questioni tecniche e legali, il girato di Pollack non è diventato un film se non 47 anni dopo, quando è stato riportato alla luce, e sugli schermi di tutto il mondo, da Alan Elliot, che ha completato e realizzato il progetto di Pollack e firmato un documentario sorprendente che si chiama, appunto Amazing Grace.
Amazing Grace, presentato con plauso unanime di pubblico e critica al DOC NYC Festival, alla Berlinale 2019 e al Taormina Film Festival, arriva finalmente nelle sale italiane come evento, dal 14 al 16 giugno, con Adler Entertainment.