Marvin Gaye, What’s Going On compie 50 anni: tutto quello che c’è da sapere sull’album

Marvin Gaye, What’s Going On compie 50 anni: tutto quello che c’è da sapere sull’album

Il 21 maggio 1971 usciva il celebre lavoro discografico, primo e ultimo album “politico” del cantautore

What’s Going On di Marvin Gaye compie mezzo secolo. Pubblicato nel 1971 dall’etichetta discografica Tamla-Motown Records, nel 2020 è stato inserito dalla rivista Rolling Stone al primo posto della sua lista dei 500 migliori album di sempre.

L’album ricopre un posto speciale nella discografia del cantautore, perché è il primo e ultimo album “politico” in mezzo a canzoni per lo più leggere, sentimentali. I nove brani del disco raccontano le proteste per la guerra in Vietnam e la condizione dei veterani, le lotte dei Movimenti per i diritti civili, il nuovo femminismo, la libera espressione della sessualità, l‘ambientalismo. Non solo: anche il diffondersi dell’eroina, del disagio, della povertà. Viene considerato una sorta di concept album, dato che alcune tracce fanno da introduzione alla successiva. Viene anche catalogato come album Song Cycle, perché la traccia finale riprende la traccia iniziale. Questo album arrivò dopo tre anni di silenzio. “Negli ultimi tre anni la mia disillusione è terribilmente aumentata” raccontò Marvin Gaye in un’intervista del 1971. “Mi sono ritirato dalla mia immagine pubblica, mi sono preso il tempo per riflettere sulla mia vita e sull’America specialmente, perché è qui che vivo. What’s Going On mostra l’emozione che ho nei confronti del mio Paese: dovremmo cercare tutti di integrare le nostre vite in una sfera superiore”. Tra i motori che accesero l’album ci fu il ritorno del fratello Frankie dalla guerra in Vietnam. “Tutti i miei racconti avevano a che fare con il sangue. Ma ciò che più colpì Marvin erano le storie dei bambini che in Vietnam cercavano cibo nei cassonetti dell’immondizia” raccontò Frankie Gaye. “Marvin iniziò a capire che poteva fare molto attraverso la musica”.

What’s Going On ebbe subito un grande successo di pubblico e critica. Rimase per oltre un anno nella classifica degli album pop di Billboard e le vendite superarono i 2 milioni di copie fino alla fine del 1972. Billboard gli attribuì il “Billboard Trendsetter Award” del 1971. Dal 2003 è entrato a far parte della lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone, piazzandosi al primo posto nel 2020. La title track si è posizionata invece alla posizione numero 4 nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi. Un sondaggio del 1999 condotto dal giornale inglese Guardian/Observer lo nominò “Miglior album del XX secolo“. Nel 1997, si posizionò al numero 17 della classifica dei migliori album di tutti i tempi secondo il sondaggio Music of the Millennium, condotto da HMV, Channel 4, The Guardian e Classic FM. Furono molti gli artisti che si cimentarono in cover di pezzi dell’album, tra questi ricordiamo Aretha Franklin (Wholly Holy in Amazing Grace) e Donny Hathaway (What’s Going On in Donny Hathaway in performance) nel 1972.

tg24.sky.it

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