We are the People. Dj, “dopo due anni finalmente negli stadi”
Il tocco magico del dj e produttore multiplatino Martin Garrix da una parte, quello poetico e leggendario di Bono e The Edge dall’altra per la colonna sonora dei prossimi Europei di calcio. Frutto della collaborazione tra Garrix e gli U2 è We are the People, inno ufficiale di Euro 2020 (che ha mantenuto il nome, anche se la competizione è stata rimandata, causa Covid), che dopo un anno di attesa è pronto a risuonare negli stadi di mezza Europa (11 le città ospitanti, con Roma a fare da apripista, ospitando la prima gara allo Stadio Olimpico con l’Italia che affronterà la Turchia) e da oggi è disponibile in radio e sulle piattaforme.
Un brano – scritto due anni fa – che nelle intenzioni vuole trasmettere positività, speranza, determinazione e coesione. E segnare un primo passo verso il ritorno alla normalità, dopo il ciclone pandemia che ha investito il mondo.
“E’ la cosa più pazza che io abbia mai fatto – ha raccontato Martin Garrix in un incontro internazionale -. Quando la Uefa mi ha chiamato per chiedermi di occuparmi della produzione dell’intera colonna sonora dandomi carta bianca ero davvero molto emozionato, ma anche nervoso. Mi è stato chiesto solo che fosse una musica che facesse divertire le persone e che rispecchiasse l’atmosfera del torneo. Un grande onore per me, ma anche tanta pressione perché sentivo che le aspettative erano alte“. Nel momento in cui il dj olandese ha iniziato a lavorare al progetto, ha avuto subito chiaro quale voce avrebbe potuto accompagnare la sua produzione. “Avevo questa demo che mi ricordava un po’ The Edge, nell’intro con la chitarra, e Bono. Ma li consideravo irraggiungibili, non erano nemmeno nella lista di persone che avevo intenzione di contattare. Invece dopo due ore aver inviato loro il provino, ero già al telefono con Bono a parlare della canzone: era entusiasta e super-coinvolto“. Il brano è una miscela perfetta delle sonorità distintive di tutti e tre gli artisti: Bono ha infatti composto il testo e alcune melodie insieme a Garrix, mentre The Edge ha impreziosito il brano con i suoi riff di chitarra. Una collaborazione “incredibile”, la definisce Garrix, con The Edge e Bono artisti “geniali“. “Ancora non posso credere di aver avuto la possibilità di lavorarci insieme su questo pezzo – racconta come un bimbo al quale hanno regalato un gioco che sognava da tempo -. Mi hanno aiutato molto e credo che il brano non sia una canzone di Garrix con Bono che canta e The Edge che suona la chitarra, ma una canzone alla quale hanno contribuito tutti, un lavoro di grande collaborazione. Ed è stato interessante e istruttivo per me vedere il loro approccio e confrontarmi con il loro modo di lavorare“.
L’ispirazione per il brano è arrivata da come il calcio riesce a far sentire i tifosi e “da come sia in grado di unire le persone. Abbiamo cercato con tutte le nostre forze di catturare quella sensazione di euforia, eccitazione, felicità”, spiega ancora Garrix che si dice “emozionato” per il campionato “perché è già di per sé una vittoria. Non importa chi vincerà alla fine, perché già solo il fatto che questo torneo si faccia può essere motivo di gioia per la gente. In questo momento tutti abbiamo bisogno di questa connessione, di sentirci uniti“.
L’olandese – che ovviamente tifa per la squadra del suo Paese -, oltre al singolo, ha prodotto anche tutti i temi musicali della manifestazione, inclusi quelli che accompagneranno in campo le squadre e sottolineano il momento dei gol. Ogni campionato europeo a partire dal 1992 ha avuto un inno ufficiale: il dj è stato preceduto da artisti come Nelly Furtado, Simply Red, Enrique Iglesias.
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