C’è anche Polanski. Del Brocco, “vince l’identità”
Come stappare una bottiglia di prosecco, per troppo tempo agitata, e da cui escono centinaia di film che cercano finalmente visibilità nel post-Covid . È stato un po’ cosi stamani alla conferenza stampa di “A riveder le stelle”.
Le nuove produzioni di Rai Cinema in cui l’AD Paolo Del Brocco ha presentato un fiume di film, già pronti o in lavorazione, esprimendo anche la convinzione che a vincere oggi sul mercato sono i lavori con identità, di pancia, local, contro quelli global delle serie tv. E nel listino pieno zeppo dei nostri autori, da Salvatores ad Avati, da Bellocchio ad Amelio, da Moretti a Paolo Taviani compare a sorpresa anche un film di Roman Polanski dal titolo THE PALACE, ambientato a Capodanno 1999 in un lussuoso Grand Hotel svizzero.
Questi intanto alcuni numeri del biennio 2020-2021: Rai Cinema ha investito su 135 film – 60 tra opere prime e seconde – e 40 documentari, oltre 150 milioni, collaborando con 120 diverse società di produzione e 180 registi.
Una ripresa dell’industria cinema possibile, ha spiegato Del Brocco, grazie “al ministero della Cultura che ha incrementato il fondo cinema e audiovisivo (nel 2021 arriva a ben 640 milioni) e agli aumenti del tax credit, oltre ai 125 milioni per il fondo d’emergenza. Diciamolo chiaramente – sottolinea l’AD -: senza questi interventi, oggi parleremmo di un blocco totale della produzione”.
E ancora, la sottolineatura del sempre maggiore numero di registe al lavoro, circa quaranta, tra cui: Alice Rohrwacher, Susanna Nicchiarelli, Francesca Archibugi, Laura Bispuri, Wilma Labate, Ginevra Elkann, Paola Randi, Jasmine Trinca, Lina Sastri, Michela Cescon, Anne Riitta Ciccone, Karen Di Porto, Emma Dante e Claudia Gerini.
Tornando al listino troviamo proprio nel segno dell’identità: DANTE di Pupi Avati con Castellitto nei panni di Boccaccio; QUI RIDO IO di Mario Martone su Eduardo Scarpetta; L’OMBRA DI CARAVAGGIO di Michele Placido; RESILIENT di Roberto Faenza sulla vita di Mario Capecchi, Nobel per la medicina e I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini. E ancora: l’ormai stagionato TRE PIANI di Nanni Moretti; LEONORA ADDIO di Paolo Taviani ispirato alla novella di Pirandello; IL COLIBRÌ di Francesca Archibugi dal romanzo di Sandro Veronesi: IL SERGENTE NELLA NEVE di Matteo Rovere da Rigoni Stern; COMEDIANS di Salvatores dalla pièce di Griffiths, ma il regista premio Oscar sta già lavorando anche a IL RITORNO DI CASANOVA da Schnitzler; IL VOLO di Pietro Marcello e L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Gabriele Lavia da Pirandello.
Sul fronte delle cronache italiane, troviamo tra gli altri: IL BUCO di Michelangelo Frammartino; LA CONVERSIONE di Bellocchio, ispirato al rapimento di Edgardo Mortara, e IL SIGNORE DELLE FORMICHE di Amelio sulla figura di Aldo Braibanti. Per i film di genere, i Manetti Bros sono già al lavoro per Diabolik 2 e 3 mentre, per il cinema di famiglia, scenderanno in campo Pieraccioni (IL SESSO DEGLI ANGELI), Fausto Brizzi (BLA BLA BABY), Massimiliano Bruno (FINCHÈ C’È CRIMINE C’È SPERANZA) e Paola Randi con LA BEFANA VIEN DI NOTTE 2 – LE ORIGINI con Monica Bellucci.
Tra le grandi novità, oltre a Polanski, IL COMANDANTE di Edoardo De Angelis e I PROMESSI SPOSI di Pietro Marcello.
Comunque nel post-Covid, ribadisce Del Brocco, “credo che l’elemento vincente siano le storie forti in cui le persone si possano riconoscere. C’è voglia di storie meno rarefatte e che emozionino. Stare a casa a vedere per ore e ore tutte queste serie credo abbia stancato la gente che forse oggi preferisce vedere una cosa unica al buio”.
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