Nino Manfredi, un suo orologio all’asta

Nino Manfredi, un suo orologio all’asta

C’è anche il Rolex appartenuto a Nino Manfredi tra gli orologi protagonisti dell’asta organizzata da Bolaffi il 13 aprile a Milano. La casa torinese mette all’incanto 210 orologi da polso e da tasca dei marchi più celebri, provenienti da selezionate commissioni private. Nella selezione figura il Rolex Oyster Perpetual appartenuto all’attore ciociaro, dotato di un quadrante nero con scritte dorate e inconfondibili indici “3-6-9”. L’orologio fu acquistato dall’attore per festeggiare la nascita del secondogenito Luca nel 1958 e da quel giorno sempre indossato. “Quasi fosse un portafortuna, tranne che per fare il bagno al mare”, racconta il figlio di Manfredi, che ha deciso di impiegare il ricavato della vendita in una serie di iniziative in ricordo del padre nell’anno del centenario della nascita. “Era il 27 dicembre del 1958 quando mio padre decise di farsi un regalo mentre si trovava fuori Roma a girare un film – ricorda Luca Manfredi – quel giorno mia madre Erminia, che aspettava di partorirmi, era scivolata dalle scale di un bel palazzo che erano state tirate a lucido da un portiere zelante e la botta, che per fortuna non ebbe altre conseguenze, le scatenò le doglie. La portarono in ospedale appena in tempo, perché dopo pochi minuti nacqui io. La notizia raggiunse mio padre, che decise di entrare in una orologeria e comprare questo semplice ma elegante Rolex per festeggiare il mio arrivo e lo scampato pericolo”. Un orologio che Manfredi indossava anche sul set, come testimonia il film “Per Grazia Ricevuta” che gli valse il premio come miglior opera prima al festival di Cannes del 1971. All’incanto da una base d’asta di 10.000 euro, il Rolex è accompagnato dall’autentica di Luca Manfredi e da una copia da lui autografata del libro “Un friccico ner core – I 100 volti di mio padre Nino” edito da Rai Libri (lotto 210).
Fra i pezzi più pregiati della collezione di Bolaffi, il Rolex Submariner 5508, venduto nel 1964, provvisto di scatola e garanzia (lotto 208, base d’asta 60.000 euro) e il Patek Philippe cronografo in oro rosa, venduto nel 1948 con quadrante salmone, modello realizzato in soli 350 esemplari, pochissimi dei quali in oro rosa (lotto 209, base 42.000 euro).

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