Fabrizio Corona, trasferito al carcere di Monza il 22 marzo, ha rilasciato le sue prime dichiarazioni dalla cella in cui è detenuto. Su Instagram un post dove descrive le sue emozioni. Sfondo nero e un testo: «Mi manca da morire il mare, l’oceano, nuotare a cielo aperto ai confini del mondo senza dare conto e giustificazioni a nessuno».
Poi Fabrizio Corona aggiunge: «Mi manca da morire la mia libertà, la mia vita, la possibilità di svegliarmi e dire oggi parto e vado dall’altra parte del mondo. Mi manca vivere, mi manca la semplicità della vita. Sono dieci anni che vivo così e sono stanco. Molto stanco». È forse l’ultima frase, nella quale si sofferma sul dire che «è molto stanco della sua vita», quella più inquietante per chi vuole leggere fra le righe la disperazione dell’ex re dei paparazzi. Più più che un messaggio è una richiesta d’aiuto? Anche in carcere sta proseguendo lo sciopero della fame a quasi due settimane e i suoi legali si appellano «all’umanità», perché, a loro dire, «le sue condizioni di salute fisica e mentale destano serie preoccupazioni».
Corona è arrivato al carcere di Monza (fine pena marzo 2024) dopo giorni trascorsi nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano per essere reso protagonista di gesti autolesionisti.
Simona Romano, leggo.it