“Anni fa girai un film in Italia”, racconta Sharon Stone nella sua autobiografica ‘Il bello di vivere due volte’. “Il regista mi chiese di fare una certa cosa e io risposi che le donne non si comportavano più in quel modo”. Dopo aver definito “terrificante” l’esperienza sul set di Basic Instinct, emergono nuove rivelazioni sul passato cinematografico dell’attrice, che confessa di aver subito umiliazioni a sfondo sessuale su un set italiano.
Continuano le rivelazioni “bomba” di Sharon Stone sul suo passato cinematografico. A pochi giorni dall’uscita della sua autobiografia in Italia, edita per Rizzoli, trapelano nuovi racconti dell’attrice, che rivela di aver subito umiliazioni a sfondo sessuale, nel corso della sua carriera. A distanza di quasi 30 anni dal set che l’ha lanciata verso il successo di Hollywood, Sharon Stone ha definito “terrificante”
l’esperienza sul set di Basic Instinct, durante le riprese dell’iconica scena dell’interrogatorio. Ma non solo, nuove accuse riguardano anche l’esperienza su un set italiano.
Sharon Stone, lo scontro con un regista in Italia
“Anni fa girai un film in Italia“, racconta l’attrice tra le pagine del suo romanzo autobiografico Il bello di vivere due volte. “Il regista mi chiese di fare una certa cosa e io risposi che le donne non si comportavano più in quel modo. Lui volle sapere perché e io replicai: perché rispettiamo noi stesse. L’unica sua reazione fu: la prossima volta trovati una madre che ti ami”. Sensi di colpa e umiliazioni che l’attrice avrebbe incassato pur di portare a termine le riprese: “Non me ne sono andata. Ho finito le riprese, ma mi sono assicurata che il film fosse un fiasco assoluto”, scrive. “Nessuno deve permettersi di umiliarmi, tantomeno di offendere mia madre…lui aveva oltrepassato il limite”.
La testimonianza di Blasco Giurato
Resta l’interrogativo su chi fosse il regista in questione, che l’attrice nel libro non chiama mai per nome. Non è chiaro se si tratti di un regista italiano, si potrebbe pensare a Pupi Avati che con Sharon Stone diresse Un ragazzo d’oro, o a Paolo Sorrentino che l’ha voluta nella serie The new Pope. Ma l’episodio risalirebbe a parecchi anni fa e, secondo le ricostruzioni de Il Messaggero, il set in questione sarebbe quello di L’anno del terrore, il thriller sugli anni di piombo girato nella Capitale nel 1990 e diretto dal regista americano John Frankenheimer. Prima della notorietà della Stone con Basic Instinct, dunque. Lo sosterrebbero le testimonianze di Blasco Giurato, direttore ella fotografia che 30 anni fa era dietro l’obbiettivo del film: “Io c’ero”, racconta nel libro.
Ricordo la tensione che si manifestò al momento di girare la scena di sesso tra Sharon, nella parte di una fotoreporter americana, e il protagonista maschile Andrew McCarthy che interpretava un giornalista-scrittore: il regista voleva che lui, divorato dal desiderio, le saltasse addosso e le praticasse un cunnilingus prima di sbatterla sul letto, ma l’attrice si opponeva sostenendo che nella sceneggiatura quella sequenza era molto più blanda.
Giulia Turco, cinema.fanpage.it