Sono i Maneskin in trionfatori di questa edizione del Festival di Sanremo. La band composta da Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio ha conquistato il gradino più alto del podio con Zitti e buoni. Al secondo posto Fedez e Francesca Michielin con Chiamami per nome, al terzo Ermal Meta con Un milione di cose da dirti. Con l’Inno di Mameli eseguito dalla banda musicale della Marina militare è partita l’ultima serata del festival più difficile della storia di Sanremo. Si proclama il vincitore, chiude l’esperienza festivaliera la rivelazione Ibrahmovic, conclude il suo progetto creativo Achille Lauro con l’ultima performance in programma, Amadeus saluta l’Ariston e annuncia: non ci sarà un Ama Ter.
La gara
Tocca a Ghemon con Momento perfetto aprire i giochi, poi Gaia con la sua Cuore amaro e poi ecco Irama, La genesi del tuo colore, nel video della prova generale, da tre giorni lo vediamo con lo stesso completo di pelle fare gli stessi passi gli stessi gesti, sfiorarsi il naso a un certo punto. Infine Gio Evan in giacca bianca per Arnica.
Il ‘Cuore matto’ di Fiorello, l’omaggio a Little Tony
La gara s’interrompe per lasciare spazio a Fiorello in giacca frangiata di pelle rossa e bandana al colloper un ricordo di Little Tony (quest’anno avrebbe compiuto 80 anni): un medley dei successi del cantante scomparso nel 2013 da Cuore matto a La spada nel cuore a Riderà passando per Mare profumo di mare, la sigla italiana della serie Love Boat,”un omaggio doveroso a un artista che ha dato tanto alla musica italiana”.
Ibrahimovic: “Volevo fare cambio maglia con Achille Lauro ma è sempre nudo”
Si torna alla competizione con Ermal Meta, Un milione di cose da dirti, tra i favoriti per il podio, e Fulminacci con Santa Marinella. Ma la musica s’interrompe di nuovo per il ritorno di Ibrahimovic, la rivelazione di questa edizione del festival. “Sono contento, ho fatto proprio un bel lavoro – dice il campione – e ti ho portato la formazione del festival”, dice a Amadeus. “Attacco: Zlatan, centrocampo Fiorello, è un bravissimo fantasista e il calcio non è bello senza fantasia; in difesa l’orchestra, che ha difeso con i denti la forza della musica. Ama, tu sei il portiere. Se non ti va, vai in panchina. Se non ti va panchina, vai in tribuna, se non ti va tribuna vai a casa. Stopper: Achille Lauro, perché gli avversari hanno paura di lui”. “Scherzo – aggiunge – volevo fare scambio di maglia con lui ma non si può, è sempre nudo”. La musica riparte con Francesco Renga, Quando trovo te, e gli Extraliscio con Davide Toffolo, Bianca luce nera. Nuovo stop per lasciare il palco a Serena Rossi, attrice e anche cantante, reduce dal successo della serie Mina Settembre, che da venerdì prossimo sarà alla conduzione dello show di Rai 1 La canzone segreta. Tocca a lei annunciare il nono cantante in gara, in questo caso sono in due, Colapesce Dimartino con Musica leggerissima. Passano Malika Ayane con Ti piaci così, Francesca Michielin e Fedez con Chiamami per nome, mentre la moglie del cantante, Chiara Ferragni, richiama i suoi follower su Instagram affinché votino per il marito. Cantano Willie Peyote, Mai dire mai (La locura), Orietta Berti (Quando ti sei innamorato), Arisa (Potevi fare di più), Bugo (E invece sì), poi è la volta dei Maneskin con Zitti e buoni, di Madame con Voce, La rappresentante di lista con Amare, Annalisa con Dieci, Coma_Cose con Fiamme negli occhi, Lo Stato sociale con Combat pop, Random con Torno a te, Max Gazzè con Il farmacista, Noemi con Glicine, Fasma con Parlami, chiude la gara Aiello con Ora. E c’è lo stop al televoto.
Emozione Vanoni
“L’emozione è uguale anche se non c’è il pubblico. E il pubblico c’è, ce n’è molto, anche se non lo vediamo”. Ornella Vanoni arriva sul palco accompagnata da Fiorello, “se avete una standing ovation mandatela subito” suggerisce lo showman e sullo schermo ne appare una del 2008. Ornella, look total black, propone un medley di splendidi successi da Una ragione di più a La musica è finita, Mi sono innamorato di te e Domani è un altro giorno. “Sono più importanti loro del pubblico – dice, rivolta all’orchestra – perché ne capiscono di più”. Poi la raggiunge Francesco Gabbani per l’annunciato duetto sulle note di Un sorriso dentro al pianto. “Questo momento serve per rallegrare un momento difficile che sembra non avere fine – dice Ornella Vanoni prima di lasciare il palco – è molto importante avere fatto questo festival comunque”.
Achille Lauro, io tu e le rose
E’ un finale apparentemente più tradizionale quello di Achille Lauro, che riserva però un colpo di teatro. L’artista si presenta con completo pantalone ciclamino e la sua C’est la vie, preceduto dal ballerino Giacomo Castellana, solista dell’Opera di Roma. Lauro entra in scena, dal doppiopetto spunta il bocciolo di una rosa. Verso la conclusione della performance, alla musica si sovrappongono voci con insulti di ogni genere nei confronti del cantante. Infine, la giaca si apre e il busto di Lauro appare trafitto da steli spinosi di rose, con rivoli di sangue che escono dalle ferite.
Alessandra Vitali, Repubblica.it