Morto Claudio Sorrentino, storica voce di John Travolta: il commovente racconto del loro incontro

Morto Claudio Sorrentino, storica voce di John Travolta: il commovente racconto del loro incontro

Claudio Sorrentino è morto all’età di 76 anni a causa del Covid-19, dopo aver lottato contro la malattia. È stato un grande doppiatore italiano e, come sempre accade quando una voce memorabile viene a mancare, con lui se ne va un pezzo anche di Mel Gibson, John Travolta e Bruce Willis. E fu proprio il racconto dell’incontro con John Travolta ad aver commosso i suoi fan quando lo ricordò lo scorso febbraio su Facebook, in occasione del compleanno del divo di Hollywood, che anni addietro gli disse: “L’edizione del film che preferisco è quella italiana, sempre la migliore. sarà perché io ho sangue italiano e mio nonno era siciliano”.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Claudio-Sorrentino.jpg

Claudio Sorrentino è morto all’età di 76 anni a causa del Covid-19, dopo aver lottato contro la malattia. È stato un grande doppiatore italiano e, come sempre accade quando una voce memorabile viene a mancare, con lui se ne va un pezzo anche di Mel Gibson, John Travolta e Bruce Willis. Sì perché l’impronta del sonore resta nella memoria quanto l’immagine e sapere che adesso questi divi di Hollywood avranno un’altra voce spezza la continuità con quella che in qualche modo è stata la loro identità al cinema.

Il primo incontro subito dopo il successo di Grease
Claudio Sorrentino era molto attaccato al suo lavoro. Chi lo ha frequentato, lo descrive come un professionista a tutto tondo, che ha fatto dell’arte del doppiaggio un mestiere che si è tradotto in vanto in tutto il mondo. In primis proprio con quei nomi ai quali ha donato un parte di sé. Il racconto degli incontri con John Travolta provengono dalla sua stessa penna. Li ha descritti minuziosamente in un post su Facebook del 18 febbraio 2020, quando Travolta ha compiuto 66 anni:

“Quando ho conosciuto Travolta, avevo da poco finito di doppiarlo in Grease, L’ho incontrato al Grand Hotel di Roma ….era ospite di Blitz la trasmissione principe della domenica sera di rai due condotta da Mina’ in studio e dal sottoscritto, che ero il conduttore e responsabile della parte esterna del programma,….avevo chiesto di incontralo e lui fu molto felice di farlo. Quando entrai nel salone del suo appartamento del Grand Hotel, rimasi colpito…avevo di fronte il mito nascente di quegli anni…. Finalmente potevo incontrare la faccia alla quale prestavo la mia voce. Si comportò da divo vero che non ti fa pesare minimamente di essere quello che sono, e lui………….. specie in quel momento lo era veramente. Si interessò molto alla tecnica del doppiaggio in sync (che tutti gli attori americani non conoscono bene dato che rarissimamente devono doppiarsi Gli attori americani lavorano in presa diretta e in un film ci saranno pochissime scene da rifare per colpa di un audio sporco o di rumori non rilevati sul set. Mi disse che vedeva tutte le versioni nelle varie lingue dei suoi film. “L’edizione che preferisco è quella italiana, sempre la migliore. sarà perché io ho sangue italiano e mio nonno era siciliano. venne in America nel 1902 e mia nonna nel 1906…lo sai che sono stato in Sicilia alla ricerca dei Travolta? Un vero flop. Forse c’è ne uno a Messina. Mio padre Salvatore che io adoro, in passato è stato giocatore di football , ora si occupa della « the travolta tire exchange » una ditta di pneumatici….tutti in famiglia dicono che è solo grazie a lui che ho un carattere allegro, affettuoso, ottimista.”

Il racconto prosegue fino all’ultimo incontro, a Cannes nel 2014, e l’occasione era sicuramente tra le più esclusive: il party per i 20 anni di Pulp Fiction sulla spiaggia. In una stretta cerchia di invitati, si mosse anche Claudio Sorrentino, trovandosi di nuovo a parlare con Travolta, che però quella volta gli mostrò un lato più malinconico:

Ho incontrato ancora Travolta, in America sul set di Get Schorty e sul set di codice Swordfish nel 2001. L’ultima volta che l’ho incontrato è stato a Cannes nel 2014. Ero stato invitato alla proiezione sulla spiaggia di Pulp Fiction per festeggiare i vent’anni del film….la prima cosa che mi disse fu: “Ma da quanto non ci vediamo… …saranno …venti kili fa……..e io gli risposi finalmente i kili arrivano anche per te”. Alla fine della serata quando ci salutammo vidi che aveva gli occhi lucidi, gli chiesi come mai,…… mi rispose …..“sai per tutta la proiezione ho pensato a tutto quello che ho passato in questi due decenni sia nel lavoro che nella vita”. Nota: dal 1994 al 2014 oltre a una serie di film dal successo altalenante, ha avuto anche serissimi problemi di famiglia, come la morte del figlio Jett.

Eleonora D’Amore, Cinema.fanpage.it

Torna in alto