L’attore eredità le vesti e le mani a cesoia di Johnny Depp: in uno spot per il SuperBowl interpreta Edgar, il figlio del protagonista del celebre film di Tim Burton. Con lui, Winona Ryder torna (bionda) nei panni di Kim. Edward mani di forbice ha festeggiato da poco i 30 anni dall’uscita in sala.
Timothée Chalamet diventa il figlio di Edward mani di forbice: non è il sequel del toccante gioiellino di Tim Burton, ma semplicemente uno spot dal sapore nostalgico confezionato per il Super Bowl. Nel filmato pubblicitario (in basso) studiato dal brand automobilistico Cadillac, il giovane attore interpreta Edgar, che ha in tutto e per tutto lo stesso aspetto del padre interpretato nel film originale da Johnny Depp, con cesoie e lame al posto delle mani. Al fianco di Chalamet, c’è pure Winona Ryder che – bionda come nella pellicola – riprende il personaggio di Kim. Chissà se Depp è assente a causa delle infinite polemiche sulla battaglia legale con l’ex Amber Heard.
30 anni da Edward mani di forbice
Uscito nel dicembre 1990, il film di Tim Burton ha da poco festeggiato i 30 anni dal primo passaggio in sala ma è ancora un cult intramontabile, che fece scoprire al mondo il genio visionario del regista di Burbank. Fu anche la consacrazione per Depp e la Ryder, che peraltro ebbero un’importante storia d’amore durata sino al 1993. Ispirandosi a Frankenstein di Mary Shelley e a La bella e la bestia, Burton ha confezionato con spirito grottesco e romantico una fiaba dark incentrata sull’amore impossibile tra una ragazza, Kim, e un ragazzo artificiale rimasto incompiuto, una parabola sulla diversità e contro il perbenismo e i pregiudizi.
La carriera di Timothée Chalamet
Chalamet ha il physique du rôle perfetto per il personaggio e conferma di essere l’attore del momento. A lanciarlo è stato Luca Guadagnino con Chiamami col tuo nome, instant cult che gli ha regalato una nomination all’Oscar e di cui dovrebbe arrivare un seguito (anche se lo scandalo di Armie Hammer potrebbe rovinare i progetti del regista italiano). Greta Gerwig con Ladybird e Piccole donne e Woody Allen con un giorno di pioggia a New York hanno consacrato ulteriormente la sua stella, che brillerà nell’attesissimo kolossal Dune di Denis Villeneuve, in sala non appena la pandemia lo permetterà.
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