Forse uno dei migliori tentativi di connessione tra il pop e il rap italiano ce lo regalano Ernia e i Pinguini Tattici Nucleari con il remix del singolo “Ferma a guardare”, brano pubblicato lo scorso 22 gennaio ma che è stato condiviso con il video ufficiale su Youtube nelle scorse ore. Un attestato di stima tra due delle più giovani e talentuose realtà della musica italiana.
Per continuare il lungo successo che ha avuto nello scorso anno il progetto “Gemelli“, Ernia si è lanciato forse nella strada più rischiosa, soprattutto se osservata relativamente al genere musicale che rappresenta. “Ferma a guardare”, con la collaborazione dei Pinguini Tattici Nucleari, è l’esperimento pop di Ernia, un progetto che comunque ha delle fondamenta nel recente passato del rapper milanese, basti pensare al successo di “Superclassico”. Un singolo completamente pop, che però non snatura la sua anima e la sua attitudine, anche nell’immaginario del singolo e poi del video pubblicato su Youtube. Un’altra costa da veleggiare per uno degli artisti più eclettici e talentuosi del rap game, in grado di raggiungere il disco di platino per ogni progetto pubblicato, con la certificazione arrivata negli scorsi giorni per l’album d’esordio “Come uccidere un usignolo”.
Il significato di Ferma a guardare
A guardare bene, non è la prima volta che Ernia solletica il mondo del pop, attraverso melodie meno crude, ma soprattutto grazie alla sua penna, una tra le più delicate e profonde del rap game italiano. Serviva una collaborazione a sancire questo nuovo aspetto di Ernia, e se il successo di “Superclassico” non aveva ben definito le sonorità verso cui l’artista si stava volgendo, la collaborazione con i Pinguini Tattici Nucleari ha certificato la direzione. Il remix di “Ferma a guardare” prende a piene mani dal rap, dall’indie rock, ma soprattutto dalle sonorità pop italiane, che vengono però cavalcate più che subite passivamente. Il singolo riesce a esprimere un ritmo inaspettato, un incontro di anime distanti che cercano un punto di accordo, qualcosa che ha impressionato anche Ernia quando ha provato a coinvolgere il gruppo bergamasco nel progetto: “I Pinguini Tattici Nucleari sono dei veri professionisti, lo sapevo, ma mi è rimasto fortemente impresso come hanno subito preso a cuore la traccia lavorandoci per poter far coesistere le nostre figure artistiche”. Il risultato? Un continuo passeggio nell’incertezza dell’amore, delle piccole fortune e dei grandi sogni, che soprattutto Ernia riesce a esprimere con: “In un monolocale sui Navigli in quaranta metri mi hai chiesto: “Credi all’amore?” o se avessi dei desideri, che pensassi del futuro e se avessi amici veri, eri ubriaca, ma riempivi entrambi i nostri pensieri”
Non mi fare mai più del male
Vai
Io che non ho mai avuto una donna per un po’
Ho sempre tenuto le relazioni distanti
Vogliono tutte prender qualcosa che non ho
Non ci si lega alle persone quando si è grandi
Dopo arrivi tu, ehi, nei tuoi occhi blu, ehi
Trovo la paura che ho di innamorarmi
Tiro su una nube fatta dalle scuse
Che mi invento solo per non avvicinarmi
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire, ed era solo il primo appuntamento (Eh-eh-eh-eh)
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri е tu mi stai mandando via dicendo:
(Ahah, eh-eh-еh-eh)
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
In un monolocale sui Navigli in quaranta metri
Mi hai chiesto: “Credi all’amore?” o se avessi dei desideri
Che pensassi del futuro e se avessi amici veri
Eri ubriaca, ma riempivi entrambi i nostri pensieri (Eh-eh-eh-eh)
Se ti muovi, c’hai qualcosa come nessuna tipa
E io ho delle verità che non vuoi che ti dica
Se tornassi indietro, sai che non ti avrei mai ferita
Avrei comprato degli anelli per riempirti le dita
Poi lo facevamo forte, in piedi sulle porte
Dici: “Non ti fermare” (Eh-eh-eh-eh)
Però io guardo le altre e so che d’altra parte
Non lo puoi perdonare (No, eh-eh-eh-eh)
Sotto il tuo portone tu m’hai chiesto se ci sto
A salire, ed era solo il primo appuntamento
Nello stesso punto dopo mesi io ti do
Dispiaceri e tu mi stai mandando via dicendo:
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
Te l’avrò detto già tremila volte
Se servirà, te lo dirò di più
Ti penso pure quando sto alle poste
Spedisco lettere ai tuoi occhi blu
E non lo so se mi farai rientrare
C’ho i fiori in mano e sono in imbarazzo
Tu ridi e resti lì ferma a guardare
Quanto sei bella, cazzo
“Non mi fare mai più del male
Ora non voglio più parlare (Eh-eh-eh-eh)
Perché non so restare ferma a guardare
Te che scendi giù dalle scale e te ne vai” (Eh-eh-eh-eh)
Uoh
Te ne vai
Il successo di Gemelli
Basta guardarsi indietro per vedere arrivare il successo di Ernia, dalla rinascita dopo l’incomprensione italiana della Troupe D’Elite al ritorno con “No hooks”, Matteo Professione, il vero nome di Ernia, ha macinato successi su successi, fino allo scorso 19 giugno, quando con “Gemelli”, sembra finalmente essersi assestato tra i big della scena italiana. Anche se i numeri lo certificano in maniera abbastanza evidente, con l’album che ha ricevuto la tripla certificazione di platino, la crescita di Ernia è possibile osservarla anche nella completa disponibilità ad ampliare il suo range sonoro, sfidare anche i fan che lo hanno additato di lanciarsi verso sonorità più pop. La consapevolezza di ciò che è come artista diventa anche la forza per esplorare più suoni, per rendere più ampio il proprio range di pubblico, per affermarsi come un’artista a 360 gradi. Perle come “Superclassico” che ha raccolto quasi 65 milioni di stream su Spotify potrebbero rendere chiaro il tipo di seguito che Ernia sta accogliendo tra il suo pubblico, ma non dimentichiamoci che è un’artista rap, in grado di raccogliere anche una pesante eredità, come nel tentativo di “Puro Sinaloa”. Accettare una sfida così difficile, come riproporre un classico del rap italiano come “Puro Bogotà”, condividendolo con artisti come Lazza, Tedua e Rkomi, senza uscirne sconfitto nel confronto, è l’ulteriore testimonianza che la strada di Ernia è quella giusta.
Vincenzo Nasto, Music.fanpage.it