Il progetto è nelle mani sapienti di Michael Hirst, l’ideatore di Vikings e I Tudors.
È sempre difficile reggere il confronto con una produzione cinematografica da svariati milioni di dollari, ma A+E Studios e ITV Studios America hanno tutte le intenzioni di regale al pubblico un’altra esperienza visivamente spettacolare annunciando che il loro adattamento per il piccolo schermo de Il grande Gatsby, il celebre romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato negli anni ’20 del Novecento, non solo sarà ad alto budget ma guidato da uno dei migliori talenti del nostro tempo, Michael Hirst, in tv conosciuto come l’ideatore di Vikings e I Tudors.
L’idea è di trarne una miniserie, della quale Hirst sarà lo sceneggiatore e il produttore esecutivo. “Mi sembra di aver vissuto con Gatsby per la maggior parte della mia vita, leggendolo prima da scolaro, poi insegnandolo a Oxford negli anni ’70 e rileggendolo periodicamente da allora”, ha commentato. “Come scrisse una volta il critico Lionel Trilling, ‘Il grande Gatsby è ancora raggiante come quando apparve per la prima volta, ha persino guadagnato peso e rilevanza’. Oggi, mentre l’America cerca di reinventarsi ancora una volta, è il momento perfetto per guardare con occhi nuovi a questa storia senza tempo, per esplorare i suoi personaggi famosi e iconici attraverso la moderna lente del genere, della razza e dell’orientamento sessuale. La visione profondamente romantica di Fitzgerald non gli ha impedito di esaminare ed esporre il ventre più oscuro dell’esperienza americana, motivo per il quale la storia parla sia di tragedia che di speranza, e continua a risuonare ancora oggi”.
Nel suo The Great Gatsby, ancora senza una rete, Hirst esplorerà la comunità nera della New York degli anni ’20 e la sottocultura musicale. La rivisitazione scaverà più a fondo nelle vite nascoste dei personaggi attraverso la lente moderna di un sogno americano fatto a pezzi, catturando allo stesso tempo la piena maestosità della visione senza tempo di Fitzgerald. Al progetto si sono uniti in qualità di consulenti anche William B. Ransford, professore di letteratura inglese alla Columbia University, e l’esperta di cultura afroamericana Farah Jasmine Griffin.
Emanuele Manta, Comingsoon.it