Rob Cohen nega le accuse di stupro di Asia Argento: “La consideravo un’amica”

Rob Cohen nega le accuse di stupro di Asia Argento: “La consideravo un’amica”

Dopo il caso Weinstein, Asia Argento ha nel mirino un altro regista di Hollywood. L’attrice ha raccontato di essere stata drogata e violentata da Rob Cohen, regista di fast and Furious, che non ha tardato a replicare. Smentendo le accuse fatte da Asia Argento. Il regista infatti, ha fatto sapere tramite il sito americano Deadline, di categorizzare ogni accusa come assolutamente falsa: “Quando lavoravamo insieme, avevano un ottimo rapporto”.

Rob Cohen respinge le accuse di Asia Argento. Il regista di Fast and Furious, uno tra i più famosi di Hollywood è stato accusato di violenza sessuale dall’attrice, che ne ha parlato per la prima volta in un’intervista al Corriere della sera. Asia Argento ha raccontato di essere stata drogata e stuprata dal regista americano, che nel 2002 l’ha diretta nel film d’azione xXx con Vin Diesel. Cohen, intervenuto tramite il sito americano Deadline, ha negato ogni accusa.

La replica di Rob Cohen
Dopo il caso Weinstein, Asia Argento ha nel mirino un altro regista di Hollywood. L’attrice ha raccontato di essere stata drogata con del Ghb (droga dello stupro ndr) durante le riprese di xXx e violentata da Rob Cohen, che non ha tardato a far giungere la sua replica. Smentendo ogni genere di accusa fatta da Asia Argento. Il regista infatti, ha fatto sapere tramite una nota riportata dal suo portavoce al sito americano Deadline:

“Mr Cohen nega categoricamente l’accusa di aggressione giunta da parte di Asia Argento, categorizzandola come assolutamente falsa. Quando lavoravano insieme, avevano un ottimo rapporto e il signor Cohen la considerava un’amica, quindi questa affermazione risalente al 2002 è sconcertante, soprattutto considerando quanto è stato riferito su di lei negli ultimi anni”.

Le accuse di Asia Argento
Le accuse di cui ha parlato Asia Argento sono incluse nell’autobiografia che l’attrice ha scritto e che uscirà in Italia il 26 gennaio 2021. Si intitola ‘Anatomy of a Wild Heart’ e racconta tanti temi importanti della sua vita, dal rapporto con la madre scomparsa lo scorso anno, alla perdita del compagno Anthony Bourdain e le accuse di violenza sessuale, sempre taciute, da parte dei grandi registi di Hollywood. Dopo l’ormai noto caso di Harvey Weinstein, Asia Argento ha raccontato:

“È la prima volta che parlo di Cohen. Successe nel 2002 mentre giravamo xXx. Abusò di me facendomi bere il Ghb, ne aveva una bottiglia. Ai tempi sinceramente non sapevo cosa fosse. Mi sono svegliata la mattina nuda nel suo letto. È la verità. La cosa più pura di questo MeToo è che una donna si riconosce nell’altra. Se uno tiene una bottiglia di Ghb sicuramente l’avrà dato anche ad altre”.

Rob Cohen accusato di violenza sessuale dalla figlia
C’è un retroscena non trascurabile in questa circostanza, visto che il regista non è nuovo a questo genere di accuse. Nel 2019 infatti Rob Cohen è stato accusato di violenza sessuale da parte della figlia trasgender di 32 anni, nata Kyle Cohen oggi Valkyrie Weather. La donna ha accusato il padre di averla violentata da bambina e di averla portata all’estero, da adolescente, con un post pubblico su Facebook: “Quando ero molto giovane, Rob ha usato il mio corpo per la propria gratificazione sessuale “, ha scritto. “Mia madre ha assistito a una delle aggressioni quando avevo tra i due e i due anni e mezzo e da allora ha confermato ciò che ha visto”. Anche in questo caso Cohen ha sempre negato ogni accusa. Asia Argento stessa ha ammesso di aver deciso di parlare solo una volta che le prime accuse iniziavano ad insorgere.

Giulia Turco, Gossip.fanpage.it

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