Marco Berry, da iena ad astronauta: “Voglio essere il primo civile a viaggiare nello spazio”

Marco Berry, da iena ad astronauta: “Voglio essere il primo civile a viaggiare nello spazio”

Al Corriere della Sera, l’inviato-illusionista racconta la sua ultima impresa: “Per me, l’impossibile non esiste. Sto seguendo una dieta rigida e il protocollo Altec”. Quando sarà il momento, Berry vuole contattare Elon Musk oppure Vladimir Putin: “Ho già trovato dei ganci per convincerli a mandarmi nello spazio”

Marco Berry, ex iena, a 57 anni realizza il sogno che aveva da bambino. Quello di fare l’astronauta. Al Corriere della Sera, l’inviato-illusionista racconta la sua ultima impresa: “Per me, l’impossibile non esiste”. Marco Marchisio, questo il vero nome del conduttore torinese, sta seguendo tutte le procedure e poi, quando sarà il momento, sa già a chi rivolgersi: “Mi farò aiutare da Elon Musk”. Altro esperto in quanto a lucide follie.

Ecco come Marco Berry andrà nello spazio
Tra i propositi del nuovo anno di Marco Berry c’è stato qualcosa di veramente speciale: “Mi sono messo a dieta, non tocco alcool. L’obiettivo è perdere almeno otto chili”. La dieta sarà la parte più facile perché poi inizieranno le difficili prove del protocollo Altec (Advanced Logisics Technology Engineering Center):

Da bambino avevo un sogno, sognavo di fare l’astronauta, ma tutti mi hanno convinto che non era il caso e infatti non lo sono diventato. È rimasto un sogno in cui non ho creduto, un sogno che non ho rincorso. Oggi a 57 anni voglio riprendermi in mano quel sogno, voglio prepararmi, allenarmi, per riuscire a superare tutte le prove e tutti i test per essere il primo civile che va nello Spazio. Per la formazione seguo il protocollo Altec, la società di agenzia spaziale che dà l’ok agli astronauti: imparerò a pilotare un aereo, a lanciarmi con il paracadute, farò un volo a zero per provare l’assenza di gravità, mi sottoporrò ai test di accelerazione centrifuga per vedere come la sopporto, mi metterò alla prova con la sopravvivenza in grotta, farò l’addestramento in acqua per allenarmi alle passeggiate nello spazio in condizioni di galleggiamento neutro. L’obiettivo è essere pronto in 365 giorni.

La campagna per convincere Elon Musk

La preparazione non si ferma qui. Marco Berry sta migliorando il suo inglese e tra il russo e il cinese, ha deciso per il secondo. Resta solo da trovare l’uomo in grado di mandarlo fisicamente sullo spazio. “Putin o Elon Musk”, rivela Berry:

Quando sarò pronto voglio lanciare una campagna, I want you, voglio te, ovvero Elon Musk oppure Putin. Loro hanno i mezzi per mandarmi nello Spazio, ho già trovato dei ganci per avvicinarli e cercare di convincerli.

Messa così, sembra una roba impossibile. Marco Berry, però, è uno di quelli che ha già dimostrato di aver superato altri ostacoli:

Il sogno è una fonte inesauribile di passione, una forza che ti permette di superare qualsiasi ostacolo e raggiungere obiettivi che possono sembrare irrealizzabili. Se ci credi e se lotti i tuoi sogni sono possibili e la parola impossibile perde di significato, non esiste. Per usare la teoria del filosofo Nassim Nicholas Taleb, questo è un progetto antifragile: io parto da A per arrivare a B e non so se arriverò a B, ma farò di tutto par arrivarci. E ogni incidente, ogni difficoltà sarà l’occasione per crescere e diventare più forte. E se non arrivo a B, sicuramente arriverò a D, a E, magari a F.

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