Sembra essere tornati indietro di sessant’anni: è di nuovo guerra spaziale. E a darsi battaglia sono ancora una volta l’America e la Russia. La corsa allo spazio questa volta però si gioca tutta attraverso il cinema. Dopo l’annuncio che Tom Cruise, in collaborazione con Elon Musk e la Nasa, avrebbe girato il primo film di finzione nello spazio, ora la Russia è in cerca del proprio uomo, anzi la propria donna, da mandare in orbita.
Ad annunciare il progetto del primo film spaziale girato (almeno in parte) sull’Iss, Stazione Spaziale Internazionale era stato a maggio l’amministratore della Nasa, Jim Bridenstine. “Abbiamo bisogno – aveva scritto su Twitter – di forme di comunicazione popolari per ispirare una nuova generazione di ingegneri e scienziati per trasformare in realtà gli ambiziosi piani della Nasa”. E così si era formato questo trio eccezionale, Cruise, Nasa e Musk pronti a far decollare l’uomo delle “missioni impossibili” nell’ottobre del 2021. Un film di fantascienza dove l’elemento fantastico sarà meno di quello scientifico, una nuova frontiera del genere che assolda anche il vero astronauta spagnolo naturalizzato americano Michael López-Alegría che ha passato nello spazio 257 giorni, 22 ore e 46 minuti. Alla regia del film è previsto Doug Liman che con Cruise ha già girato il fantascientifico Edge of Tomorrow – Senza domani.
La Russia, prima ad aver mandato in orbita un uomo (il cosmonauta Jurij Gagarin nel 1961) e la prima donna (Valentina Tereshkova) non poteva certo rimanere con le mani in mano. Anche perché dopo che lo scorso agosto la Crew Dragon Endeavour, la capsula lanciata dalla società di Elon Musk per la Nasa con a bordo gli astronauti statunitensi Bob Behnken e Doug Hurley, è riuscita a tornare a casa, il monopolio dei viaggi spaziali commerciali non è più solo nelle mani di Mosca.
Per questa ragione è stato lanciato il casting più incredibile che sia mai stato realizzato nella storia del cinema. Si cerca una donna che non sia obbligatoriamente un’attrice professionista ma voglia allo stesso tempo “andare tra le stelle e diventare una stella internazionale”. Deve avere tra i 25 e 40 anni, pesare tra i 50 e i 70 chili ma soprattutto “avere una circonferenza toracica di 112 cm”. Infine deve essere in grado di “correre 1 km in tre minuti e mezzo o meno, nuotare per 800 metri stile libero in 20 minuti e tuffarsi da un trampolino di tre metri con una tecnica impressionante”. Insomma niente Oscar sulla mensola ma una buona preparazione fisica per quella che l’annuncio definisce “una vera supereroina”.
Chiara Ugolini, Repubblica.it