La showgirl, reclusa nella Casa del reality, si è lasciata andare ad un pianto liberatorio, confessando ai coinquilini quanto le manchi il figlio avuto da Flavio Briatore. «Prima di partire, ho avuto un ripensamente. Quando mi ha parlato così, sono morta dentro»
Prima, la polemica sugli amori. Poi, le lacrime per il figlio. Elisabetta Gregoraci, che al Grande Fratello Vip sembrava aver intrecciato un legame con Pierpaolo Pretelli, ha lamentato il dolore per la mancanza di Nathan Falco. «Per me, è stato difficile, per una mamma è tanto difficile», ha detto a Stefania Orlando, lasciando che le lacrime le bagnassero le guance. «Negli anni, mi hanno chiesto di fare lavori all’estero. Non sono mai andata per non lasciarlo oppure lo portavo con me quando ancora non aveva la scuola», ha spiegato l’ex moglie di Flavio Briatore, che nel corso delle ultime puntate ha spiazzato ogni suo spettatore confessando di avere una storia fuori dalla Casa del reality Mediaset.
«L’anno scorso, mi hanno offerto un lavoro all’estero. In soli venti giorni avremmo registrato tutto. Era un programma televisivo, ma la data coincideva col suo break e non l’ho fatto. C’è mia sorella ma ha i suoi bambini, la sua vita, poi ho la tata, che è la stessa da dieci anni, e c’è Flavio. I bambini di mia sorella hanno 7 anni e 4, quindi sono piccoli», ha cercato di raccontare ancora, spiegando come la scelta di partecipare al Gf Vip sia stata condivisa con il bambino.
«Quando gli ho detto del Grande Fratello, mi viene da piangere. Mi ha detto. “Ma quanti giorni stai, mamma?”. Gli ho detto: “Non lo so”. È forte, è un bambino molto indipendente, non è un mammone. Però ti giuro l’ultimo giorno prima che partissi per venire qua ho avuto un ripensamento, ho pensato di non venire più. “Non andare via, mamma”: questo mi ha detto. Perché non è un bambino che dimostra, lui si tiene tutto dentro. Mi ha abbracciato e mi detto “Non andare via, aspetta un altro po’, ancora dieci minuti”. Lì sono proprio morta», ha confessato la Gregoraci, il cui bambino ha dieci anni.
Claudia Casiraghi, Vanityfair.it