Tania Cagnotto incinta del secondo figlio: «È di nuovo femmina»

Tania Cagnotto incinta del secondo figlio: «È di nuovo femmina»

L’ex tuffatrice azzurra ha annunciato via social che sta per avere un’altra bambina. In famiglia c’è già Maia, nata nel gennaio 2018. L’arrivo della sorellina metterà in minoranza papà Stefano Parolin, come sottolineato da Tania nel suo simpatico post

Sarà una bambina la secondogenita di Tania Cagnotto e del marito Stefano Parolin. Ad annunciarlo è stata proprio l’ex tuffatrice, via social, a corredo di una foto che la ritrae insieme alla primogenita Maia, nata nel gennaio 2018. «Ed è di nuovo femmina, ma chi ha la pancia più grande?» ha chiesto la bolzanina divertita ai follower, complice la primogenita, con un pancino fake sotto al vestitino. Da ridere anche gli hashtag: «tutte femmine» e «povero papà». Parolin, infatti, tra qualche mese sarà decisamente in minoranza in famiglia.

Tania Cagnotto aveva rivelato che sarebbe diventata madre per la seconda volta a fine agosto, e in quell’occasione era arrivata anche la notizia dell’addio definitivo al mondo dei tuffi. Dopo la nascita di Maia, infatti, lei e Francesca Dallapè, collega storica di trampolino, a sua volta mamma di una bambina, Ludovica, avevano deciso di riprovarci, tornando ad allenarsi insieme. E il duo, argento a Rio 2016, aveva fatto sognare di nuovo i fan.

«Vi avevo detto che verso settembre avrei deciso se continuare o meno la mia strada verso Tokyo. È stata una scelta difficile», aveva scritto Tania su Instagram. «Da una parte, la voglia di partecipare alla mia sesta Olimpiade da mamma, con il grande sogno di portare la bandiera, e, dall’altra, il desiderio di allargare la famiglia. Questa volta ho scelto la vita, la famiglia. Poco dopo il destino ha voluto regalarmi una nuova vita dentro di me. So che molti di voi volevano vedermi ancora una volta sul trampolino e mi spiace di avervi deluso ma in questo lockdown, come sarà successo a tanti altri, ho avuto tempo di riflettere e capire cosa fosse più importante per me. Non avevo più quella forza di volontà (che per 20 anni mi ha guidato) di impegnarmi e sacrificarmi nel modo in cui un’Olimpiade lo richiede»

VanityFair

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