Dopo l’uscita del singolo “Scorzese“, Ginevra Lamborghini racconta la sua adolescenza, tra le mille etichette e la sua creatività, un tratto distintivo che l’ha spinta nel campo musicale. Una passione che nasce dall’ascolto di autrici leggendarie come Nina Simone ed Etta James, senza dimenticare il cantautorato italiano. Ginevra ha vissuto in passato molte difficoltà per emergere, dall’ostinazione delle persone che la etichettavano come “figlia di”,
alla direzione dei genitori che la vedevano già da piccola nell’azienda di famiglia: “Sicuramente la famiglia, non voglio dire che mi ha tarpato le ali perché in realtà non sono mai stati contro, semplicemente non mi vedevano lì”.
Il singolo “Scorzese” è la presentazione di chi è Ginevra Lamborghini: “Scorzese è stato il primo vero esperimento per parlare di me, del mio modo di essere, di raccontarmi, mostra un po’ del mio essere bipolare”. In famiglia condivide la passione musicale con sua sorella Elettra, anche con differente visioni: “Sì, c’è chi pensa che siamo molto legate. In realtà abbiamo due caratteri molto diversi, abbiamo fatto due percorsi completamente opposti.
Se la domanda è: la carriera di Elettra ti è servita per emergere? Ti dico di no, però le voglio bene, le auguro il meglio per la sua carriera, è bravissima in quello che fa”. Infine Ginevra parla delle sue aspirazioni future e di come il mondo della musica debba combattere una battaglia di genere: Sogno un featuring internazionale con Rosalia, è capace di trovare delle melodie che mi piacciono veramente tanto. Il tipo di donna che voglio raccontare è una donna sicura di sé che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno”.
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