RaiPlay, torna “Superquark+”

RaiPlay, torna “Superquark+”

“Superquark+” torna in esclusiva su RaiPlay con un nuovo ciclo di 10 appuntamenti. Piero Angela guida ancora i cinque giovani divulgatori della prima serie e porta gli spettatori in una meravigliosa esplorazione del mondo della Scienza insieme agli autori storici di Superquark.
Ogni puntata affronterà un singolo tema, declinato nei diversi aspetti con servizi, schede grafiche e analisi, mentre il conduttore parla dal modernissimo studio virtuale, dando vita a una suggestiva narrazione, ricca di informazioni e curiosità.
“Brevi racconti di scienza” che coniugano intrattenimento e divulgazione scientifica nel rispetto della tradizionale cifra narrativa di Piero Angela, caratterizzata da un linguaggio semplice e da un approccio quasi confidenziale con il pubblico, per rendere ogni argomento trattato, anche quello apparentemente più ostico, alla portata di chiunque. Grande è anche l’attenzione riservata alle esigenze della piattaforma: velocità di fruizione, contenuti di breve durata, forte capacità di tenere agganciati gli utenti al filo del racconto fanno di Superquark+ un prodotto adatto tanto allo schermo televisivo, quanto al display di uno smartphone.
Si parlerà di ciò che ci è più vicino, con cui conviviamo quotidianamente, per scoprire segreti e curiosità del loro singolare ciclo di vita in una vera e propria “Biografia dei capelli”. E se un capello vive dai 2 ai 7 anni è possibile pensare che noi potremmo “Vivere fino a 120 anni”? Questione di geni favorevoli direbbe qualche studioso delle “Nuove frontiere del Dna” o, forse, più semplicemente, di un’alimentazione adeguata e di quelli che potrebbero essere “I cibi del futuro”. Senza però trascurare la tutela dell’ambiente che ci circonda, perché “Si fa presto a dire plastica”! Scopriremo anche “Perchè la terra non si rompe” e le ragioni per cui possiamo continuare ad abitarla piuttosto che andare a “Vivere sulla Luna” o perderci nell’“Universo sconosciuto”… magari chissà, sfruttando l’ausilio e “Le sorprese dei nuovi materiali” per attraversare “L’aria verticale” con un battito d’ali.

Torna in alto