Carlos Maria Corona: Nina Moric in un momento di fragilità si sfoga e scrive al figlio

Carlos Maria Corona: Nina Moric in un momento di fragilità si sfoga e scrive al figlio

Carlos Maria Corona al centro dello sfogo di sua madre.

Ormai è chiaro che da qualche tempo Carlos Maria Corona si sia trasferito a casa del padre Fabrizio Corona, infatti era da lui anche quando ha usato un insulto omofobo in un video su Instagram. Probabilmente il neo maggiorenne vede molto meno sua madre rispetto al passato, visto che Nina Moric la scorsa settimane è dovuta ricorrere a Instagram per bacchettare lo scivolone a tinte omofobe del figlio.

Ieri sera l’ex modella è tornata a sfogarsi usando il noto social e si è rivolta direttamente a Carlos Maria Corona, mettendolo anche in guardia da possibili rapporti in cui ci sono interessi di mezzo.

“Figlio mio quanto vorrei essere fra le tue braccia, vederti solo per cinque minuti così potrei perdermi nel tuo sorriso, nei tuoi occhi pieni di luce e purezza d’animo. II mio cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te. La tua mancanza mi sta divorando. Questa notte ho deciso di compatirmi un po’. Però vederti spensierato e felice mi fa sentire meglio. Non smettere mai di esserlo anche quando gli altri ti faranno sentire debole, insignificante.

Tu ricordati Figlio mio quanto vali, quanto io credo in te. Sei un dono dal cielo più prezioso che una madre possa ricevere. Sei un miracolo. Lo sapevi che chi si appartiene si ritrova anche quando ci si è persi quasi del tutto. Cerca di far capire che non sei tu che dev’essere padre ma sei un figlio. Essere complici con tuo padre è bellissimo ma deve essere un rapporto disinteressato. Però so per certo che ti vuole un bene immenso. Ecco figlio mio ti ringrazio per avermi resa orgogliosa di essere tua madre. Mi manchi da morire, finché non ci rivedremo di nuovo….per l’eternità. Tua madre”.

“Un incubo. Vorrei fare le vacanze con mio figlio, ma il padre “vende” la sua presenza ad un ristorante di Forte dei Marmi e fa accompagnare Carlos a portare a termine ciò che lui ha contrattato. Ora Carlos ha 18 anni e questo orrore non avrà mai fine. È una macchina da soldi per suo padre, una merce di scambio! Signore pietà! Fabrizio vuoi bene a nostro figlio? Ora capisco perché nessuno mi risponde”.

Biccy

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