“Un giorno mi ha chiamato il presidente Sergio Mattarella al telefono. Non ci potevo credere fosse lui. Era il 2 gennaio. Mi ha detto che si era molto divertito alla battuta che avevo fatto sul suo discorso di fine anno in cui aveva citato ogni disgrazia possibile tranne il fatto che il Palermo fosse in serie d”. Così Valentino Picone insieme a Salvatore Picarra ospiti al Filming Italy Sardegna Festival di Tiziana Rocca. Questa è solo una delle tante battute del duo comico che, tra l’altro, ha annunciato che a settembre riprenderà il suo impegno a ‘Striscia la notizia’ per due mesi. Una trasmissione, dice sempre Valentino, “che si nutre di mostri televisivi e dove c’è un tasso di irresponsabilità che ci ha fatto restare uguali a noi stessi, leggeri”. Cosa faranno nel futuro dopo il pluripremiato Il primo Natale? “Abbiamo molte idee, ma vorremmo fare, vista la situazione, un film semplice, facile da realizzare. Per fortuna ‘Il primo Natale’ – dice Ficarra – è riuscito a fare la sua corsa prima del Covid. Meno male perché un film del genere oggi sarebbe impensabile, girato in Marocco, una grande troupe e tante lingue. Lo abbiamo fatto per togliere l’immigrazione dall’attualità e per far capire che c’è sempre stata gente che fugge da qualcosa. D’altronde la nostra Sicilia accoglie tutti da sempre, tutti si sono rifugiati da noi, dai normanni agli arabi. Proprio in quel periodo – continua Ficarra – il Papa faceva il parallelo tra Sacra famiglia in fuga dall’Egitto e i migranti che scappano dalle guerre africane. Che fai – ci siamo detti – Papa Francesco ci spoilerizzi? Anche l’arcivescovo di Palermo poi ci ha chiamato per dire: avete fatto più voi con questo film che sei mesi di catechismo”. Il processo creativo del duo comico italiano nato nel 1993 e composto da questi due coetanei e conterranei (entrambi sono nati nel 1971 a Palermo): “È semplice – spiega Ficarra -, chiacchieriamo, prendiamo appunti e poi ci confrontiamo. Manco a dirlo, molte di queste idee muoiono e vanno in cimitero”. Vantaggi del Lockdown? Per Valentino Picone: “La grande felicità è stata quella di non frequentare più Salvo, mi sono come resettato. E poi ho imparato a fare il pane. Se volete vi do la ricetta”. Le possibilità che nel futuro del duo comico ci sia un conversione verso temi più seri è, almeno per ora, pari a zero. Dice Picone: “Volete sapere se il nostro sogno è quello di fare film drammatici? Datemi dieci minuti e ne scrivo uno”. Ancora più diretto Ficarra: “È impossibile perché siamo scemi e la stupidita ci mette a riparo da cose serie”.
Francesco Gallo, ANSA