Dai 2 ai 4,5 milioni di utenti unici in più in un mese. Questo ha portato il lockdown nello streaming in Italia a marzo, con percentuali di incremento a doppia cifra. Che l’emergenza virus abbia portato a un aumento della fruizione dei video online era risaputo, i dati di Comscore testimoniano però come i brand degli editori italiani si siano comportanti particolarmente bene: Mediaset, innanzitutto, si è avvicinato al colosso YouTube: 31,7 milioni di utenti unici per il Biscione con un incremento del 17%, 36,4 milioni il primo in classifica, pressoché stabile (+2%, ma comunque 860 mila visitatori in più). Un po’ distanziata arriva Sky Italia ma in buon progresso: 22,8 milioni, +19%. Poi i siti Rai, quindi RaiPlay e gli altri; 17,2 milioni a +25%. Il vantaggio per i siti italiani è stata anche la cronaca oltre che la presenza dell’intrattenimento. La classifica, infatti, si basa sulle aggregazioni dei brand degli editori che contengono video e tutti quelli citati hanno ampie sezioni dedicate all’informazione.
Ovviamente cresce anche Netflix e di un buon 39%, così come Amazon Prime Video (+53%), già segnalato in queste pagine come fenomeno in forte incremento. Da tener presente che i numeri in tabella riguardano solo i siti e non sono compresi gli streaming da smart tv o set top box, parte importante della fruizione. Così come non sono rilevati i consumi su piattaforme terze molto importanti per esempio per la Rai che usa YouTube.
A seguire Dailymotion a +27% e La7 che presenta un aumento del 66%, 2,9 milioni di utenti in più su un mese prima. Meno bene Discovery a -11%, mentre fa un balzo NowTv arrivando a 3,6 milioni di utenti. Da citare fra gli altri in classifica, Chili, che ha più che raddoppiato gli utenti arrivando a 3,1 milioni.
ItaliaOggi