Michelle Obama, vista dalle figlie Malia e Sasha: «Orgogliose di te»

Michelle Obama, vista dalle figlie Malia e Sasha: «Orgogliose di te»

Nel documentario di Netflix sulla vita dell’ex first lady americana, «Becoming», è attesa la prima intervista video delle due ragazze riguardo ai successi della mamma: «Essere fieri di se stessi è la cosa più importante». L’importanza dell’autostima…

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La famiglia Obama si appresta a tornare in tv. Stavolta attraverso la piattaforma Netflix, che il 6 maggio ha lanciato in streaming il documentario sulla storia di Michelle, «Becoming», tratto dal suo recente libro. «Uno sguardo intimo sulla vita dell’ex first lady americana», si legge nella descrizione, «nel corso di un momento di profondo cambiamento per il suo privato e non solo, dopo otto anni alla Casa Bianca».

Ad attirare ancor di più i riflettori sul documentario, firmato dalla regista Nadia Hallgreen e indirizzato alle nuove generazioni, è attesa la prima intervista alle figlie di casa Obama, Malia e Sasha, rispettivamente di 21 e 18 anni. Stando a quanto riportato da OprahMag, infatti, le due ragazze racconteranno il loro punto di vista sulla madre, dato che nessuno conosce i suoi lati più nascosti meglio di loro.

«Mi emoziona che mamma sia orgogliosa di quel che ha fatto», dice Sasha, che frequenta l’Università del Michigan. «Credo che la cosa più importante per una persona sia essere fiera di se stessa». Ed è proprio sull’autostima che Michelle, attraverso «Becoming», vuole mettere l’accento: incita all’ambizione, ricordando quando alla fine del liceo alcuni insegnanti le sconsigliarono vivamente di andare a Princeton.

Lei ci andò lo stesso e si laureò, tappa fondamentale di un percorso che l’ha portata fino a Washington, al fianco del marito Barack. «Adesso non c’è più lo stesso controllo, la mente è più libera», aggiunge Sasha, studentessa di Harvard, ripesando agli otto anni in cui il papà era presidente degli Stati Uniti. «Com’è stato tornare indietro? Cambiare non significa tornare indietro», spiega nel trailer Michelle.

Che per molti, magari nel 2024, potrebbe addirittura candidarsi alle presidenziali americane. Ambizione, appunto.

Vanityfair

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