Il 19 settembre 1851, Gustave Flaubert inizia la stesura del suo capolavoro: “Madame Bovary. Costumi di provincia”, che esce a puntate tra il 1 ottobre e il 15 dicembre 1856, sulla Revue de Paris. La protagonista, Emma Rouault, è una donna insoddisfatta della sua condizione coniugale piccolo borghese, che cerca nella relazione amorosa extraconiugale un riconoscimento sociale e individuale da eroina romantica e, di fronte al fallimento del suo sogno, sceglie il suicidio. Il romanzo dà scandalo fino al punto da trascinare il suo autore in tribunale, con l’accusa di oltraggio alla morale pubblica e religiosa. Ne parlano il professor Lucio Villari e Paolo Mieli nel nuovo appuntamento con “Passato e presente”, in onda alle 20.30 su Rai Storia. Flaubert sarà assolto ed esentato dalle spese di giudizio, mentre “Madame Bovary”, uscito in volume pochi mesi dopo il processo, grazie all’eco mediatica sollevata dal caso, diventa un successo letterario senza precedenti.