Nel 2011 l’artista si autoproduceva il suo primo disco: nove anni dopo è marito e padre, con progetti professionali che vanno ben oltre la musica. Come l’alleanza con una società quotata per spingere la creazione di contenuti digitali. Ma il microfono è sempre caldo (anche per cantare dal balcone)
Era il mese di marzo del 2011 quando un giovanissimo Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, decise di autoprodursi il suo primo album in studio, «Penisola che non c’è». Nove anni dopo, eccolo che canta dal balcone di casa, a Milano: a dimostrazione che la passione per la musica non è certo svanita, seppur col tempo abbia lasciato spazio anche ad altri importanti progetti, professionali e di vita.
Sì, perché a cambiare la quotidianità del rapper è stato soprattutto l’amore: nell’ottobre 2016, infatti, viene ufficializzata la relazione con la fashion blogger Chiara Ferragni, che in meno di due anni diventerà sua moglie e madre di suo figlio, il piccolo Leone. Con un portentoso seguito sui social, la coppia si è resa protagonista di iniziative brillanti, come la raccolta fondi per contrastare il covid-19.
Un successo strepitoso, con oltre 4 milioni di euro raccolti e una nuova ala di terapia intensiva «regalata» all’Ospedale San Raffaele di Milano. Tra le idee che vanno oltre la musica – uscendo dall’ambito benefico – c’è pure la decisione di cedere al Gruppo Be, quotato sul segmento Star della Borsa, il 51% della neonata Doom, spin-off delle attività di ZDF, società operativa delle attività di Fedez.
L’obiettivo è quello di unire le forze e diventare leader di mercato nella produzione e distribuzione di contenuti digital. Tra l’altro Fedez, dopo il successo del documentario sulla sua dolce metà, è protagonista pure lui di una produzione Amazon: si tratta di «Celebrity Hunted», un reality di sei episodi in cui otto celebrità (tra cui Francesco Totti) devono scappare da una squadra di cacciatori.
Insomma, che Fedez non fosse soltanto beat e rime lo si poteva intuire già nel 2013, quando fondò l’etichetta indipendente Newtopia insieme a J-Ax, con cui ha poi portato avanti una fruttuosa collaborazione. A consacrarlo sulla scena nazionale, la lunga esperienza come giudice di X-Factor, dal 2014 al 2018, durante la quale ha dimostrando sensibilità e conoscenze, facendo ricredere parecchi detrattori.
D’altronde la passione per la musica è un punto fermo. E il microfono, persino nei giorni di quarantena, resta caldo: anche solo per una performance dalla finestra.
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